Controllava un pò il suo profilo, un pò i fianchi della Thunderbird. Non abbiamo mai indagato i pensieri che gli facevano affiorare alla mente quei fianchi rotondi. A volte è meglio non sapere. E Thomas Ghibli allora se ne restava silenzioso a godersi il deserto, fumando una sigaretta sbilenca dietro l'altra. Soffiando nei polmoni un pò di polvere rossa e un pò di tabacco brunito. Ma forse più polvere che tabacco perchè a forza di sobbalzare le sue erano sigarette nodose, tortuose. Erano l'anima di questo West che a tratti era così, nodoso, selvaggio. Secco e infinito, senza sorgente e senza estuario. Un mare di rocce roventi, rosse, come il sangue che vi era stato versato. Ma Ghibli a quel sangue non ci pensava per niente. Lui pensava ai rodei, ai cavalli, alle mandrie libere di correre. Alle stelle lucide dello Sceriffo di tutti i film proiettati in terza serata e che gli hanno tolto tanto sonno. E al sangue non ci pensava nemmeno Federica. Lei pensava che quella polvere era davvero troppa, che le sarebbe rimasta addosso per sempre. Pensava che quello sopra di noi era il cielo più grande che si potesse immaginare. Pensava che se era arrivata fin lì, poteva arrivare in capo al mondo.
Post N° 15
Controllava un pò il suo profilo, un pò i fianchi della Thunderbird. Non abbiamo mai indagato i pensieri che gli facevano affiorare alla mente quei fianchi rotondi. A volte è meglio non sapere. E Thomas Ghibli allora se ne restava silenzioso a godersi il deserto, fumando una sigaretta sbilenca dietro l'altra. Soffiando nei polmoni un pò di polvere rossa e un pò di tabacco brunito. Ma forse più polvere che tabacco perchè a forza di sobbalzare le sue erano sigarette nodose, tortuose. Erano l'anima di questo West che a tratti era così, nodoso, selvaggio. Secco e infinito, senza sorgente e senza estuario. Un mare di rocce roventi, rosse, come il sangue che vi era stato versato. Ma Ghibli a quel sangue non ci pensava per niente. Lui pensava ai rodei, ai cavalli, alle mandrie libere di correre. Alle stelle lucide dello Sceriffo di tutti i film proiettati in terza serata e che gli hanno tolto tanto sonno. E al sangue non ci pensava nemmeno Federica. Lei pensava che quella polvere era davvero troppa, che le sarebbe rimasta addosso per sempre. Pensava che quello sopra di noi era il cielo più grande che si potesse immaginare. Pensava che se era arrivata fin lì, poteva arrivare in capo al mondo.