Life sailing

Post


E forse era il profumo della primavera, forse erano i diciott'anni compiuti da poco. Forse era la brezza tiepida della sera, forse i tigli o l'ibisco che fioriva nei giardini, forse era l'ansia di crescere, il desiderio di libertą, la scuola che stava per finire. Forse era l'attesa degli esami di maturitą, forse la consapevolezza che qualcosa che non sarebbe mai pił tornato stava per finire. Forse era il sapore acre della malinconia mescolato al miele dolce del divenire, forse era un impasto fluido di tutto questo e di altro ancora. Ma forse era solo lo stantuffo tra i polmoni che impazziva tutte le volte che pensava ad una certa curva delle spalle, a certi capelli tagliati corti sul collo, a certe orecchie piccole e perfette che non avrebbe mai smesso di baciare. Certo non avrebbe mai smesso se solo avesse potuto cominciare. Enrico scappava di sera sulla Golf bianca di sua madre, orgoglio anni novanta, fiammante. Lucida l'auto e lucidato lui. E macinava chilometri per arrivare al bar dove lavorava Lucrezia, ma Lucrezia non pensava alla maturitą, non pensava ai tigli e le sue orecchie perfette non le lasciava certo baciare al primo spilungone che soffiava la esse anche nell'ordinare un caffč.