Life sailing

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Luca, povero Luca mio. Amici ne hai sempre avuti pochi e non ho mai capito in che misura fossi tu a non volerli e quanto gli altri a non volere te. Generalmente però nel circolo vizioso che è la vita una cosa svapora sempre nell'altra, se ne nutre e la cambia facendola somigliare a sè in un magma di colori confluenti. Amici di Luca, giusto, devo chiamare gli amici di Luca. Io? Prendere il telefono, comporre il numero e sommare al dolore cocente del presente anche le ferite callose del passato. Clò devi chiamare, devi telefonare a Igor. No, Igor adesso non ho la forza di chiamarlo. Domani, forse domani. Si, domani ci sarà ancora il sole su questa città infranta e sulla mia vita stropicciata, sulle tue mani livide e su tutte le lacrime di questa notte. Ma sarà un sole che non scalderà.