Life sailing

Post N° 5


Sei entrato nell'aula silenzioso e silenziosamente sei entrato nella mia vita. Mio malgrado. Mi ricordo che c'era un gran vento quel giorno. Un vento fresco che spazzava le montagne, proprio come questa sera. Quante sere da allora. E quanta vita. Eppure tutto sembra finire così semplicemente, con un colpo rapido della mano. Un movimento brusco come a scacciare una mosca noiosa. Ecco fatto. Tutto finito.Non ricordo altro di quella mattina di settembre se non il tuo sorriso timido e la mano destra che si appoggia inaspettatamente sulla mia spalla. "Posso ?" e mentre lo dicevi eri già seduto. Sistemavi le tue cose. poche per la verità. Un quaderno giallo e un grosso diario appoggiati sul banco quadrato. Una matita sbocconcellata all'angolo destro della bocca. Mi sono sempre chiesta come mai non ti ho mai visto con una matita nuova. A te le vendevano già così probabilmente. Usate, vissute, amate, perse nell'angolo destro della bocca sottile.