Life on line

Post N° 26

Un aperitivo al bar, una passeggiata in riva al mare.

Mi accendo una sigaretta e seduta sul muretto guardo le luci lontane che sembrano vive, sembrano rincorrersi in quelle piccole pulsazioni fino a buttarsi nel mare.
Osservo le onde trasportate dal vento che si infrangono sugli scogli creando un gioco d'acqua dove piccole gocce esplodono per aria come giochi d'artificio.
Sono rapita dall'odore di salsedine e dal canto lento del mare. Un leggero venticello mi accarezza i capelli.

"Vieni qui, fatti abbracciare".

Mi lascio cadere tra le sue braccia, un respiro, quello suo, che rompe quell'incanto.

("Cosa ci fa lui qui accanto a me? Perchè c'è lui al posto suo? Non gli appartengo, ha preso me che sono di un altro, almeno con la mente io sono di un altro").

"Vogliamo andare adesso?".

"Ok, andiamo a mangiare qualcosa".

Localino poco più su, luci soffuse, musica di sottofondo e al di là delle vetrate il mare. Il mio sguardo si perde di nuovo in quella vastità.

Avrei voluto perdermi così nei suoi occhi, ma non erano i miei occhi.
Spegnete la luna, prosciugate il mare...a cosa mi serve tutto questo se lui non è con me?

Siamo sulla strada del ritorno. Vorrei già essere a casa e inganno il tempo parlando, dico qualsiasi cazzata mi venga in mente per riempire quel vuoto che ho dentro.

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