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L’ora del riscatto


Cantieri aperti, progetti in corso di grandi architetti come Zaha Hadid, che sta lavorando alla Tav di Afragola (consegna 2008), importanti restauri nella zona occidentale, dove ha riaperto la Fontana dell’Esedra, riconversioni di antichi spazi industriali. E, ancora, nuovi design hostel, boutique hotel e b&b di charme: Napoli è in fermento. A dispetto di chi la vorrebbe cancellare dalle rotte turistiche. Tornata alla ribalta della cronaca nera negli ultimi mesi, la città non si ferma e cerca di ripartire con slancio. Anche con mostre che invitano al viaggio: al Madre si confrontano due grandi artiste, Rachel Whiteread e Marisa Merz (tel. 081.19.31.30.16, www.museomadre.it); al Museo Archeologico Nazionale, la rassegna Egittomania. Iside e il mistero indaga l’origine dei rapporti tra Egitto e Campania nel IX sec. a.C. e offre testimonianze del culto di Iside nei Campi Flegrei (fino al 26-2, tel. 081.74.10.067). E ancora, a Villa Pignatelli: il paesaggismo di Giacinto Gigante, il Turner napoletano, è di scena fino al 3 giugno. Dagli ostelli di design alle day spa, le novità in città Disordinata, caotica, ma anche stupefacente, per chi sappia vedere oltre i luoghi comuni e la cronaca nera. Dal centro storico a Posillipo ci sono tante novità. Come Micalò, il primo boutique hotel della città: al civico 88 della Riviera di Chiaia, affacciato sul lungomare, ha nove stanze con vista, tutte diverse e di un design originale, decorate con opere d’arte contemporanea e dotate di iPod, tv al plasma e accesso wireless (tel. 081.76.17.131, www.micalo.it, doppia da 180 €). Design e arte anche nei nuovi ostelli nati in città: La Controra, nel centro storico (piazzetta Trinità alla Cesarea 231, doppia 27-50 €), e il Fabric Hostel & Club (via Bellucci Sessa 22, www.fabrichostel.com, doppia 24-80 €) a Portici, entrambi per un pubblico giovane, globetrotter e amante delle novità. Se invece ci si vuol svegliare su Piazza del Plebiscito, icona simbolo della città e cuore della Napoli monumentale, con il Teatro San Carlo e il Palazzo Reale di fronte, c’è Grand Suite Santa Chiara (vico Santo Spirito 54, cell. 393.38.33.62.826, doppia da 180 €): un luogo segreto, da viaggiatori raffinati, lontano dalla folla e dai circuiti più pubblicizzati. Si tratta di un attico in un palazzo del Settecento, sopra piazza del Plebiscito, con due stanze da letto, living, cucina attrezzata e una spettacolare terrazza panoramica dove lo sguardo arriva fino al Vesuvio. Un incanto. A Posillipo, il quartiere residenziale, la novità è Mirage, una day spa su tre piani a tutto benessere con percorsi d’acqua emozionali, piscina, trattamenti olistici, sauna e hammam: per una pausa di silenzio e coccole tra tisane naturali e massaggi con pietre vulcaniche (via Porta Posillipo 135/d, tel. 081.76.91.436, www.miragespa.it). Nel quartiere Chiaia ha aperto i battenti Trip, uno spazio polifunzionale di oltre 700 metri quadri dedicati alla cultura e al viaggio, con art gallery, concept store e caffetteria, dove si possono consumare bevande e cioccolati da ogni parte del mondo (via Martucci 64, cell. 347.21.21.763). Qui si discute nel primo philosophy bar cittadino, si acquistano oggetti ricercati o si consultano libri e video. Mentre apre spazi nuovi, Napoli rinnova quelli vecchi e desueti. Come la Fontana dell’Esedra, all’interno del parco archeologico della Mostra d’Oltremare, restaurata e riaperta dopo trent’anni di abbandono: opera monumentale del 1937, con 76 fontane a cascata, getti alti fino a quaranta metri e giochi d’acqua, luci e suoni sincronizzati (tel. 081.72.58.036, www.mostradoltremare.it). Si lavora alacremente per la metropolitana regionale: le prossime 14 stazioni, presentate anche all’ultima Biennale di Architettura di Venezia, saranno pronte entro il 2012, per un investimento di oltre 5 miliardi di euro, e collegheranno il centro storico a Pompei, dove l’architetto americano Peter Eisenman sta lavorando alla stazione della Villa dei Misteri. Per i palati gourmet un nuovo indirizzo è il ristorante Radici (via Riviera di Chiaia 268, tel. 081.24.81.100, 35-40 , vini esclusi): décor contemporaneo, atmosfera avvolgente con luci soffuse e note in sottofondo. La cucina è quella campana di tradizione, rivisitata, con passione e ricercatezza, dallo chef Carlo Spina. Un indirizzo storico e sempre in auge è Mimì alla Ferrovia (via Alfonso d’Aragona 21, tel. 081.55.38.525, circa 40 €): zona caotica, ma piatti squisitamente partenopei. La pizza, quella di una volta, lievitata in modo naturale senza fretta e additivi, e preparata con i pomodori San Marzano, olio extravergine d’oliva e latticini di bufala campana, si mangia da Enzo Coccia a La Notizia (via Caravaggio 53, tel. 081.71.42.155, 15 €): ambiente piccolo e spartano che vale la deviazione dai soliti circuiti turistici. Infine un indirizzo fuoriporta per gli amanti della cucina di mare: a Pozzuoli, in un vicolo sul porto, Gennaro detto Il Tarantino acquista pesce fresco ogni notte e poi lo prepara alla griglia, all’acqua pazza, al sale o gratinato. Tutto senza fronzoli, in un ambiente piccolo e familiare (via Maria Puteolana 20, tel. 081.52.66.290).