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Donadoni pensa positivo "Una vittoria stimolante"


Il c.t. vede nel risultato delle Far Oer una nuova spinta: "In Lituania con l'atteggiamento giusto". Incassa le critiche dei suoi: "Ben vengano se servono per il futuro". E tiene riservate le sue prossime mosse: "Ho due giorni per decidere, ma ho tante valide soluzioni"L'avere "spezzato le reni" le Far Oer non è certo motivo di soddisfazione. Ma Roberto Donadoni tira fuori gli artigli e sottolinea che nel calcio nulla è scontato: "La volontà dell'avversario ci ha preso in contropiede e forse dovevamo chiudere prima la partita; inoltre le condizioni del tempo ci sono state sfavorevoli".STIMOLI - Il giorno dopo, sotto il sole di Milanello, il ct non ridimensiona la portata della (sofferta) vittoria e non accetta le pungolature dei giornalisti. Anzi sottolinea: "Mi auguro che questa vittoria sia stimolante e di ulteriore spinta. Non c'è mai niente di scontato, quindi andremo in Lituania sapendo di affrontare una squadra che ci darà del filo da torcere." L'IRA DI BUFFON - La partita ha lasciato uno strascico di polemiche all'interno del gruppo. A cominciare da Buffon e capitan Cannavaro che hanno fatto autocritica bacchettando i compagni. Soprattutto il numero 1, pesantissimo nel definire la squadra "facilona e superficiale". "Ben venga l'autocritica affinché serva per il futuro", l'ovvia risposta di Donadoni, più pompiere che c.t.. DIFFIDATI - Resta ora da capire con quale formazione e, soprattutto, con quale modulo affronterà la Lituania. Il c.t. fa cerchio attorno a se stesso senza regalare anticipazioni: "Ho due giorni davanti a me per decidere, ma ho tante valide soluzioni". La Nazionale recupera intanto Ambrosini e Zambrotta, rimasti a Milanello per curare piccoli malanni, mentre questa mattina, nella seduta dopo il lungo viaggio da Vagar, Far Oer, Materazzi e Cannavaro si sono allenati a parte. "Nulla di preoccupante - riferisce il c.t. - solo qualche botta di lieve entità". Preoccupano, invece, le diffide di Gattuso (ieri particolarmente nervoso, anzi, come dice il tecnico, "deciso"), Cannavaro e Zambrotta: "Da non sottovalutare, anche perché a settembre c'è la Francia prima del girone". Su Inzaghi concede larghi sorrisi, senza anticipare una sua eventuale conferma. Lo stato di grazia di Pippo non lo può nascondere, ammette che è in vantaggio rispetto ad altri compagni di reparto, ma preferisce ricordare che c'è anche qualcuno dietro che gli fornisce i palloni giusti. TOTTI SEMPRE TOTTI - Infine gli assenti eccellenti: Nesta (che a Milanello è di casa) e Francesco Totti. "Se ho lasciato un biglietto nell'armadietto di Alessandro? Non so quale sia", taglia corto ironico. E su Totti, che ha deciso di tenersi stretta la placca, assesta due rasoiate: "La placca? Una sua decisione, io ascolto, leggo e vedo". E sull'ipotesi di convocazioni part-time, del tipo "decido io quando venire in Nazionale", un sintetico: "Fatemi la domanda di riserva; magari ne riparleremo dopo la Lituania". Che tradotto equivale a un: basta, non ne posso più.