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Ucciso rapinatore 16enne a Napoli


Un rapinatore di 16 anni, Marco De Rosa, incensurato, è morto la scorsa notte a Napoli durante una sparatoria con i carabinieri, avvenuta dopo che un gruppo di sei persone, del quale faceva parte il giovane, aveva compiuto una rapina in un pub, nel quartiere di Posillipo. I malviventi mentre fuggivano a gruppi di due su tre ciclomotori, sono stati notati da tre carabinieri del Battaglione Campania che, in borghese e liberi dal servizio, transitavano a bordo di un'automobile. È cominciato un inseguimento durante il quale - secondo la ricostruzione fatta dai militari - De Rosa ha rivolto una pistola contro gli inseguitori. Uno dei carabinieri ha sparato e lo ha ucciso. La pistola impugnata da Marco De Rosa era a salve senza il tappo. La precisazione è dei carabinieri, che in un primo tempo avevano riferito di una pistola alterata ma in grado di sparare e carica. Alla lettura del rapporto, invece, precisano che si tratta di una pistola a salve modificata togliendo il tappo rosso. LA RAPINA - La rapina era stata compiuta nel pub Genline, in Via Posillipo. All'interno del locale si sono presentati due malviventi, armati con una pistola e con il volto nascosto dai caschi, i quali si sono fatti consegnare dal proprietario del pub l'intero registratore di cassa, contenente il denaro. All'esterno del locale erano rimasti in attesa altri quattro complici, su due diversi ciclomotori. «Sono entrati in due, mi hanno fatto inginocchiare e mi hanno puntato la pistola alla testa, urlando che volevano l'incasso. Io gli ho detto che non c'era nulla e se volevano il mio portafogli, ma quello con la pistola continuava ad urlare» ha raccontato Antonio Berlingeri, il titolare del pub "Genline". BOTTINO DA 10 EURO - Il bottino della rapina in cui è morto Marco De Rosa era di 10 euro. Questo è quanto restava nel registratore di cassa del pub «Genline» a Posillipo, dato che l'incasso della serata era già stato portato via.Secondo quanto si è appreso, inoltre, nel portare via precipitosamente il registratore di cassa, i sei rapinatori avevano sparso per terra gran parte degli spiccioli di cui era composta la somma rimasta in cassa.LA FUGA - La fuga era appena cominciata quando, per caso, si sono trovati a passare i carabinieri, i quali si sono resi subito conto di quanto era accaduto. È cominciato così un inseguimento lungo i tornanti in discesa di Via Posillipo. Giunti alla fine della strada, in Largo Sermoneta, dove comincia il lungomare di Napoli, De Rosa ha tentato di proseguire la fuga a piedi, mentre i complici sono riusciti a fuggire. Mentre l'inseguimento del ragazzo continuava - sempre secondo la ricostruzione fatta dai militari - i carabinieri hanno più volte intimato al rapinatore di fermarsi ed hanno anche sparato alcuni colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio. Ad un tratto, però, De Rosa si è voltato ed ha puntato l'arma verso i militari che lo inseguivano. Uno dei carabinieri ha sparato, colpendo il ragazzo. De Rosa, gravemente ferito, è stato soccorso e trasportato subito all'ospedale Fatebenefratelli, in Via Manzoni, ma è morto durante il tragitto. I suoi cinque complici sono riusciti a fuggire.IL RACCONTO - Il titolare sottolinea che per entrare nel pub i due hanno addirittura saltato i tre gradini di ingresso. Poi, hanno strappato con violenza il cassetto del registratore di cassa dove c'erano pochi spiccioli, circa 10 euro, e sono usciti correndo. A quel punto, sostiene Berlingeri, si sono incrociati con i carabinieri che hanno intimato subito l'alt, ma in cinque sono scappati sui tre motorini in attesa fuori dal pub. Solo Marco De Rosa è scappato a piedi, inseguito dai carabinieri.