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Napoli, una prima da fischiMatri-Foggia: Cagliari vola


I sardi espugnano il San Paolo 2-0. Prestazione sottotono per gli azzurri, troppo leggeri in avanti e confusionari a centrocampo. I rossoblu sembrano aver già dimenticato l'addio di SuazoE' duro il ritorno del Napoli in Serie A. Nonostante un parterre de roi in tribuna (presenti, tra gli altri, il presidente De Laurentiis, il ministro Mastella, il pm Woodcock e il cardinale Sepe) gli azzurri cadono malamente in casa al cospetto di un ottimo Cagliari, organizzato e appiccicoso quanto il caldo. Già: quasi 40 gradi in campo, a rendere più difficoltoso il gioco, soprattutto nel primo tempo. Finisce 2-0 per i sardi, grazie ai gol di Matri e di Foggia, quest'ultimo su rigore. Reja dovrà riflettere: Calaiò e Lavezzi insieme sono troppo leggeri per un campionato di vertice. Giampaolo, invece, può sorridere: Suazo sembra già dimenticato. Il San Paolo cade dopo 2 anni: è proprio un'altra vita, la Serie A, per il Napoli.TRIONFA IL SUDORE - Un dato del primo tempo è emblematico, più ancora delle (inesistenti) azioni da gol. Il tempo effettivo, infatti, è di oltre 45 minuti: su 49 giri di lancetta, ha un solo significato, cioè che le squadre hanno trotterellato, insieme al pallone. Il Napoli in attacco è spuntato, con Lavezzi e Calaiò: a centrocampo Blasi ringhia addosso ai dirimpettai del Cagliari, ma non c'è molto bisogno, visti i ritmi a dir poco sonnolenti. I sardi, senza Larrivey (problemi di transfert, ma pensarci prima?), giocano con una sola punta, Matri, spalleggiato da Foggia e Fini. In pratica è un 4-5-1. E visto che anche il Napoli schiera cinque centrocampisti, l'affollamento è completo. Tiri in porta, quasi nessuno. UNO-DUE - Nella ripresa Reja capisce che l'attacco è troppo leggero e toglie Calaiò per inserire Zalayeta. E sembra che il cambio possa dare i suoi frutti nei primi tre minuti, con Lavezzi più a suo agio accanto al connazionale. Invece arriva la doccia gelata: Foggia cerca Fini, che di petto spiazza tutta la difesa napoletana. Matri ringrazia e con un destro sporco batte Iezzo. Dieci minuti dopo ancora Foggia (napoletano doc) spadroneggia sulla destra e Savini è costretto ad abbatterlo in area. Rigore che lo stesso Foggia trasforma. Reja a quel punto butta dentro anche De Zerbi e Bogliacino, ma non succede granché a parte un palo di Hamsik di testa e un miracolo di Fortin, sempre sul centrocampista, a una manciata di secondi dalla fine.