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Sosa-Brienza, lampi nel buio


Manca un quarto d'ora alla fine di una partita che sembra inesorabilmente avviata verso lo 0-0. Ma Lavezzi alla mezz'ora della ripresa si ricorda di essere un potenziale campione e, dopo una prova con più ombre che luci, smorza splendidamente col petto un cross dalla sinistra e regala un cioccolatino a Sosa, freddo a ribadire in gol dopo la prima respinta di Campagnolo. E così la Reggina, dopo la vittoria col Siena e il pareggio di Livorno, trema per un risultato che la inguaierebbe. Ci pensa Brienza, il giocatore più talentuoso a disposizione di Orlandi, a ristabilire la giusta parità nel recupero con un gran destro (lui che è mancino) che non lascia scampo a Gianello. A conti fatti due perle che illuminano una partita mediocre e risultato che esprime i valori in campo.LA PARTITA - Cozza non è al meglio ed entrerà solo nella ripresa: al suo posto Hallfreddson, mentre nel Napoli, senza i due esterni titolari Mannini e Savini, ci sono Garics e Grava, adattato a sinistra. La Reggina nel primo tempo mantiene di più il possesso palla, ma Gianello dorme sonni tranquilli. Gli azzurri, sempre attenti a non scoprirsi, si affidano alle iniziative di Lavezzi. Appare evidente la stanchezza delle squadre, poco avvezze a giocare tre partite in sei giorni. Così anche la ripresa sembra scorrere via senza nessuna occasione vera. La Reggina prova ad aumentare l'aggressività, ma a parte un paio di iniziative di Brienza non produce nulla. Tutto sembra già scritto. Poi il pirotecnico finale, che comunque non stravolge un verdetto giusto.