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Per Alitalia in arrivo oltre 4000 esuberi


Alitalia è vicina al collasso. E il piano allo studio di Intesa-San Paolo è l'ultima chance di salvezza. Come annunciato oggi dal quotidiano La Repubblica, la ricetta allo studio della banca guidata da Corrado Passera, prevederebbe oltre 4000 esuberi (il doppio di quanto prevedeva il piano di Air France respinto dai sindacati) oltre al varo di una legge ad hoc che permettesse il commissariamento della società senza comprometterne l'attività. IL PIANO - I tecnici di Intesa-San paolo si trovano ad affrontare due tipi di problemi: il primo di carattere legale. La normativa attuale non permetterebbe il ricorso alla legge Marzano ( i creditori esteri potrebbero pignorare gli aerei appena giungessero oltreconfine) mentre il commissariamento nella sua versione attuale potrebbe compromettere per un tempo più o meno lungo la continuità aziendale. Per questo servirebbe un provvedimento ad hoc che però potrebbe trovare lo sbarramento della Commissione europea.L'altro grande problema è quello finanziario. Intesa-SanPaolo avrebbe trovato in Air One il partner industriale che guiderebbe la cordata italiana che dovrebbe acquistare la compagnia (ma bisogna ricordare che l'antitrust potrebbe in questo caso intervenire imponendo la cessione ad altri degli slot su alcune rotte, prima fra tutte la gallina dalle uova d'oro Milano-Roma). Problemi però ci sarebbero sugli altri componenti della cordata: Roberto Colaninno non verserebbe un euro senza che al progetto aderisca un grande partner straniero mentre gli altri nomi che si sono fatti in questi mesi (Ligresti, Gavio, Benetton, Riva e Fossati) potrebbero mettere mano al portafoglio, ma non in maniera sufficiente a garantire a lungo la continuità aziendale. Resterebbe la stessa Intesa-San Paolo che però al di là del possibile conflitto di interesse, dovrebbe vederci chiaro su quale sforzo di tipo politico e legislativo metterà sul piatto il governo a cui spetterebbe lo sforzo di creare le condizioni favorevoli per trovare un partner straniero. I SOLDI NON BASTANO PIU' - Su tutto incombe lo spettro del fallimento: i 300 milioni concessi dal governo potrebbero essere bruciati dalla compagnia di bandiera più velocemente del previsto, visto che Alitalia perde circa 2 milioni di euro al giorno, anche se a dire il vero l'estate è stata fino ad ora il periodo migliore da un punto di vista della redditività. Tuttavia la paura di essere lasciati a terra ha prodotto un calo di prenotazioni del 20%.