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razzismo?


RAPPORTO LAV SU MALTRATTAMENTI ANIMALI, LAZIO PIU' VIOLENTO ROMA - Cani uccisi con calci e percosse, strangolati, impiccati, a colpi di arma da fuoco, a sprangate o gettati in un fiume con una pietra al collo. Ma anche canili sovraffollati, box angusti, condizioni igieniche al limite della sopravvivenza. E poi gatti impiccati, presi a sassate, lanciati dalle finestre, a bastonate, sepolti vivi, investiti, sparati, affogati, dissanguati dalle tagliole, avvelenati, sbranati da cani da combattimento. Vittime di violenze anche cavalli, galline, cardellini, scoiattoli e perfino scimmie, cammelli, orsi, coccodrilli. Questa l'Italia che maltratta gli animali secondo la fotografia scattata dalla Lav a un anno dall'attivazione del numero "Sos Maltrattamenti: 848.588.544" (al costo di una telefonata urbana da tutta Italia). In un anno 2.720 segnalazioni, 147 tra denunce, esposti e diffide, 957 richieste di controlli, 450 animali sequestrati o salvati, 3.000 abusi sui cani. In testa Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Campania ma le segnalazioni arrivano da tutte le province segno, dice la Lav, che il fenomeno è generalizzato. Più di 2000 telefonate raccolte (novembre 2004/2005), 1380 delle quali per segnalare direttamente i maltrattamenti e circa 720 e-mail inviate all'indirizzo di posta elettronica sosmaltrattamenti@infolav.org. Nel dettaglio 752 telefonate hanno riguardato i cani (54% del totale), 153 telefonate hanno riguardato i gatti e 475 telefonate altri animali. Ma, afferma la Lav, il numero degli animali coinvolti è superiore alle segnalazioni (nel caso di canili o allevamenti): il totale dei cani oggetto di abusi segnalati al servizio Lav è, per esempio, di circa 3.000. Sul fronte giudiziario, 25 le denunce presentate dal servizio LAV "SOS Maltrattamenti" per reati vari (uccisione di gatti e cani, abbandono di animali, morte di squali in fiere, maltrattamenti, uso di collari elettrici, ecc.), di cui 18 a carico di persone, 7 a carico di ignoti; 55 le denunce presentate direttamente dalle persone che hanno contattato questo servizio e che hanno ricevuto assistenza dalla Lav; 63 gli esposti presentati alle Forze dell'Ordine o ai Servizi veterinari delle Asl; 957 sono state invece le richieste di controlli o verifiche di segnalazioni, 4 le diffide presentate (per corse di cavalli, abbattimento di cani). Gli animali sequestrati o salvati grazie agli interventi scaturiti dalle segnalazioni ricevute sono stati circa 450. "I casi più frequenti portati all'attenzione della Lav - spiega Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV e autore del Rapporto - riguardano cani rinchiusi in box, recinti o appartamenti, tenuti sempre legati, senza riparo dalle intemperie o al sole, maltrattati in genere, picchiati o tenuti in pessime condizioni igieniche; e poi canili sovraffollati, avvelenamenti e anche violenze sessuali". Le segnalazioni sono giunte prevalentemente dalle grandi città: dalla sola provincia di Roma sono arrivate 278 telefonate, pari al 20% del totale, mentre da quella di Napoli 59 e a quella di Milano 58, cifre che rappresentano il 4% del totale. Tra le regioni, dopo il Lazio con 316 telefonate, spiccano la Lombardia con 147, la Sicilia con 126, la Toscana con 111 e la Campania con 106. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle cifre: il fatto che da queste regioni messe insieme arrivi il 58% delle telefonate non significa che qui i maltrattamenti siano più numerosi o che vi sia una maggior sensibilità; le dinamiche del processo che porta a segnalare i maltrattamenti sono varie e complesse. Sono soprattutto le donne che hanno segnalato alla Lav di aver assistito al maltrattamento di animali, spesso con la complicità dei figli dei quali raccolgono e riferiscono le testimonianze: oltre il 79% delle telefonate di donne contro il 20% degli uomini, che spiccano però in negativo come protagonisti del maltrattamento. Alcune telefonate sono giunte anche da bambini, più numerose le segnalazioni arrivate da adolescenti, spesso in accordo con gli insegnanti, il cui ruolo é risultato determinante nei casi in cui alcuni loro coetanei si sono resi protagonisti dei maltrattamenti. L'elemento nuovo emerso è la crescente disponibilità dei cittadini a farsi parte attiva, in prima persona, della denuncia all'autorità giudiziaria.  l'articolo è stato preso da: http://www.spazioforum.net/forum/index.php?showtopic=28714lo scopo di questo articolo? è far capire che l'Italia è una e indivisibile e, ciò che accade al nord, accade anche al centro e al sud e viceversa! quindi lasciate nei cassetti dei vostri ricordi, lo stupido pregiudizio e, non macchiatevi dell'infimo razzismo! rispettate la gente che non conoscete e non fate di tutta l'erba un fascio, in fondo tutto il mondo è paese; è una frase filosofica, così come lo sono altri proverbi! http://blog.libero.it/angelsinvolo/