Diario di Viaggio

Solitudine


La solitudine per me? E' come una coperta che mi avvolge e mi protegge dal mondo esterno. Stasera ho avuto la conferma che non riesco a stare in mezzo alla gente. Ero ad un compleanno. Dopo una mezz'ora, circa, ho sentito il bisogno di uscire. Mi sentivo soffocare. Le mura della stanza sembrava mi volessero schiacciare, mentre il respiro si faceva pian piano più affannoso. E' una sensazione che avevo già provato in passato e, forse proprio per questo motivo, ho cercato di restare calmo. Con passo deciso mi sono avviato verso la porta e mentre stavo per uscire si è avvicinato mio cugino. Siamo usciti a fumarci una sigaretta. L'aria fresca sul viso e le due chiacchiere davanti al portone mi hanno fatto bene. Poi però me ne sono andato. Ho salutato tutti e mi sono diretto a casa.Naturalmente, so benissimo che in questo periodo le cose non vanno come avevo sperato. Sto riflettendo sui miei comportamenti e cerco di capire quali sono i miei errori e le mie colpe (in modo costruttivo, o meglio distruttivo), ma in fondo penso di avere una paura fottuta. Sì, paura. Paura di lasciarmi andare. Paura dell'ignoto. Sarà forse un delirio momentaneo, ma a pensarci bene, se mi sto rinchiudendo e cerco di evitare contatti con il mondo è perchè in questo modo so benissimo cosa mi aspetta, mentre, se uscissi e mi esponessi potrei illudermi e soffrire (più di quanto non soffra già). E ora come ora, la solitudine mi culla e mi abbraccia come una mamma che tiene in grembo il suo bambino. Sono inerme e la mia reazione tarda ad arrivare. La mia unica speranza è che il tempo faccia il suo corso il prima possibile e io mi possa scrollare di dosso tutte queste orribili sensazioni. "I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell'affievolirsi, li allenta; e, nonostante l'illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L'uomo è l'essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in se medesimo, e che, se dice il contrario, mentisce."(M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto) Buona notte!