Diario di Viaggio

Scrivere per non dimenticare...


Oggi ho vissuto uno di quei "classici" anedotti da annotarsi sul proprio diario. Non mi capita spesso di scrivere di me e del mio passato. In questo caso, però, sono costretto a fare un preambolo che spiega il momento assurdo che ho vissuto in questa strana giornata.In un post di qualche tempo fa narrai una parte della mia storia con una ragazza che chiamerò Sara (per la privacy). Beh, quando il rapporto con Sara stava andando per il verso giusto, avevamo deciso di affrontare il corso prematrimoniale. Ne avevamo parlato più di una volta e all'epoca programmammo di frequentare il corso qui nella mia parrocchia subito dopo l'estate. Purtroppo non ci arrivammo alla fine dell'estate. Naturalmente non avevamo deciso la data del matrimonio, ma eravamo orientati per il prossimo anno (se le cose fossero andate per il meglio). E' la prima volta che parlo (ehm... scrivo) di questi fatti da quando sono trascorsi. In
questo periodo ho sempre cercato di tenerli lontano dalla mia mente. Probabilmente per proteggermi. Ciò ha provocato un' alterazione di me stesso e forse mi ha portato a mostrare dei comportamenti non proprio idonei al mio io. A questo punto sarebbero doverose anche le scuse verso le persone che fino a qui mi hanno sopportato (e supportato). A dire il vero ne sono rimaste poche. Sicuramente non per colpa loro, quanto per colpa mia. Tornando a oggi. Vado a tagliarmi i capelli. Mentro sto per entrare nel salone, una ragazza raggomitolata nella sua sciarpa mi precede. Io, intorpidito dal freddo, fermo la porta prima che si chiuda ed entro. Lei si toglie la sciarpa e sorpresa... la mia prima ragazza Giulia (sempre per la privacy). Colei con cui ho passato la mia prima vera storia importante (tra i miei 18 e 22 anni). Erano quasi 4 anni che non la incontravo. Da quando ci siamo lasciati ne è passata di acqua sotto i ponti e ricordo che non rimanemmo proprio in buoni rapporti. Fatto sta che mi guarda un po' stupita e mi saluta sorridente. In quel momento le ho risposto con aria sorpresa (sono proprio curioso di sapere qual'era l'espressione del mio viso) e mi sono accomodato. Pensavo che il tutto finisse lì e ci saremmo ignorati per il restante del tempo che dovevamo condividere dallo stesso parrucchiere. Così non è stato. Con fare molto sbarazzino mi si avvicina e mi chiede come sto. Io le rispondo che non è proprio un bel periodo. Lei non mi lascia nemmeno il tempo di finire che mi chiede subito quando sarei convolato a giuste nozze. A quel punto con molta tranquillità le dico che per le nozze c'è ancora tempo, visto che sono single. Allora lei mi chiede della mia ragazza e io la liquido spiegandole che la convivenza non è data bene e il nostro rapporto è finito. Penso che da quel momento si deve essere sentita veramente in imbarazzo. Senza riuscire a guardarmi mi dice che le dispiace e che non sapeva della situazione. Io la scuso e mi metto a leggere una rivista, mentre il gelo scende pian piano all'interno della parrucchieria. Che figura!Dopo di che era il mio turno per il taglio.
In questa fredda giornata di novembre in cui tutto è freddo e grigio, il mio passato e il mio presente si sono fusi. Nel camminare fino alla macchina ho vissuto una strana sensazione, quella in cui tutt'intorno a te l'atmosfera è irreale e l'aria sembra elettrica. Un po' come quando si assite ad un eclissi di sole. Vorrei fosse già domani!