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Strugnano

Post n°643 pubblicato il 13 Maggio 2009 da lightdew
 

 

 

 

 

foto igor e ajda



Immaginatevi una famiglia unita, amorevole e presente.

Immaginatevi la nascita di un bambino, mio cugino, quando io ero adolescente.

Immaginatevi la festa e l'amore che da quel momento si è riversato su di lui ed a raggio ha colpito tutti, irradiandoci di luce.

Immaginatevi vederlo crescere, vivere strettamente a contatto, assaporare la sua vita e la nostra gioia.


Sabato quel cugino si è sposato, e lo ha fatto nel paese natio dei miei genitori.

Quel bambino, ora è un uomo. Uno splendido uomo che in poco tempo è riuscito a creare molto con la passione per il suo lavoro, la sua intraprendenza e sicuramente l'eccezionale momento storico che sta attraversando il suo Paese.

Il luogo è un luogo d'incanto. Un luogo di apparizioni che profuma di fragole tra il giallo delle ginestre e il dirupo sul mare.

La salina risplende al tramonto, baciando i fenicotteri che fortunatamente la ripopolano.

Una riserva naturale, protegge la natura.

In quel luogo, dove Tartini ha passato gran parte delle sue estati, abbiamo festeggiato la loro unione.

Un matrimonio sacro nella chiesa più importante per la mia famiglia. Una chiesa che ha segnato fortemente la mia vita.

Un matrimonio civile celebrato sul mare, ed una festa da favola.

Insieme a tutti i miei cari



 

 

lightdew

 

 

foto dal web

 

 

 

"Accadde proprio in questo periodo, su un lembo di terra dimenticato, ma sempre vivo, laddove la magica mano della natura disegno un colle, una baia e il mare e, come in un canto, le onde dell’azzurro mare amoreggiano con il verde colle abbracciando la terra che resta senza fiato. In quest'immagine paradisiaca vivono persone belle e altrettanto brave che, con le proprie mani, continuano il capolavoro iniziato dalla natura. Sui pendii a terrazzo del colle si trovano i più bei boschetti di olivi e, di sotto, profumati vigneti. Continuando più in basso, dal mare s’innalza una ragnatela di campi di sale; e l’oro bianco che, col caldo penetra nell’arida pelle e dona forza a chi lo consuma. Accadde li, nella baia di Strugnano …"


Quella scura notte estiva tra il 14 e il 15, nell’aria era percepibile una strana inquietudine. Nel vigneto esteso sulla vetta del colle, i coloni stavano affannosamente concludendo il lavoro. Tornarono alle loro dimore e si accovacciarono. Piero Zagabria e Giovanni Grandi, due coraggiosi guardiani dei vigneti, vegliavano gli acini che stavano maturando. Erano assorti nei propri pensieri e preoccupazioni; il denaro guadagnato sarebbe bastato appena per l’autunno e l’inverno.

All’improvviso, vicino alla porta della vecchia chiesetta qualcosa brillo – ad entrambi si presentò la miracolosa apparizione della bellissima Maria, vestita di bianco in una luce accecante con ai suoi piedi un venerabile vecchio. Era seduta sui resti di una meravigliosa colonna; tristemente, disse:

"Nonostante vegli su di voi, mi avete dimenticato. Non ardono più le candele sotto la Mia Immagine, la chiesetta è trascurata e dalle pareti cadono le pietre".

Lasciò scendere una lacrima che, cadendo, si trasformo in migliaia di piccole gocce perlate. La triste Maria di Strugnano spari …

I guardiani incantati corsero dal sacerdote di Pirano per raccontargli l’accaduto. Raggiunse la chiesette di Strugnano all'epoca intitolata a Santa Maria della Barcaccia, distrutta dal terremoto e dimenticata. Laddove sarebbe caduta la lacrima di Maria, notò un piccolo cespuglio dagli esili e nudi rametti, sui quali splendevano le goccioline.

Da allora, il piccolo cespuglio venne denominato Lacrime di Maria. E difficile trovarlo in natura; secondo le voci, appare sul luogo dell’apparizione di Maria. Rinnovarono la chiesetta, la gente iniziò ad arrivare da vicino e lontano per pregare e cercare conforto. Tutti trovarono pace. In un certo senso, sapevano di non essere mai soli…


Ben presto la chiesa, dedicata all'Apparizione della Madonna di Strugnano diventò il più importante santuario dell’Istria. Oggi molti visitano questo luogo anche per ritrovare l'energia vitale – la croce sopra la Baia della Luna, vicino alla chiesa, indica il punto d'incontro delle »vie del drago«, uno dei centri bioenergetici della terra.

 

 

 



 
 
 
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