emozioni

Viaggio in Polonia, dzień 3


 Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.John Steinbeck, da "Viaggio con Charley"     
   Estate 2013  POLONIA : racconto di un viaggio in camper3 giorno, 12 agosto 2013 Bukowina Tatrzańska Ci aspettano 300 km per raggiungere la prossima meta. Prima di iniziare il viaggio troviamo sulla strada quella che sembra una panetteria con forno; chiedo a mio marito di fermarsi per acquistare pane e latte, ma entrando mi rendo conto che è un comune piccolo supermercato a gestione familiare. Mi lascio prendere la mano ed acquisto alcuni prodotti locali. Alla cassa nel frattempo è arrivata un'amica della cassiera con bimbo al seguito che quando giunge il mio turno di pagare, invita l'amica a battere due volte sul mìo conto un pacchetto di patatine del valore di pochi centesimi, per il suo bambino. Osservandola non presenta nè lei nò il suo bimbo, i segni di un disagio economico, quindi faccio notare che ho capito il loro intento (per qualche verso queste lingue hanno similituni con quella slovena), ma lascio comunque l'offerta per il piccolo. A me un pacchetto di patatine in meno non cambia la vita, ma il senso di disagio e di fastidio in questa terra permane.Attraversiamo la Slovacchia incontrando dapprima un paesaggio rurale con centri abitati costituiti da casette piccole e allineate lungo la strada principale. Per un attimo mi chiedo come possano vivere così lontano dal mondo, ma ben presto, oltre le distese immense di girasoli seccati al sole, riesco ad intravedere delle enormi ciminiere fumanti e la poesia si spezza: un centro industriale intervalla l'idilliaca visione di queste distese di campi coltivati a grano e  mais. Imbocchiamo l'autostrada dove ci fermiamo a far benzina. Scegliamo un distributore locale, Lukoil, e troviamo la benzina a 1,389 euro al litro. Ci riforniamo di acqua e controlliamo i pneumatici gratuitamente, e ci concediamo un gelato locale confezionato spendendo ben 49 centesimi cadauno. Forse questa  spesa é davvero la più conveniente trovata in Slovacchia. Per dovere di cronaca devo riportare che lungo la strada vari locali, tra ristoranti e pub, offrivano menù turistici al prezzo di tre euro al massimo, ma noi non ne abbiamo usufruito anche perchè sembravano tutti vuoti e non si sentiva nessun odore di cibo. La Slovacchia è una terra ricca in agricoltura e attraversandola si osservano sterminati campi coltivati con un tipo di coltivazione a gran sfruttamento del terreno. A tratti compaiono enormi complessi industriali fumanti e ancor più raramente villaggi e castelli enormi e bellissimi, la maggior parte di essi ben conservati. Man mano che ci avviciniamo al confine, appaiono dapprima le colline, poi i monti. Stiamo raggiungendo la catena montana dei Carpazi. Lungo la strada troviamo un villaggio di casette in legno e il  paesaggio si fa sempre più delizioso e finalmente entriamo in Polonia. Il paesaggio risulta subito splendido, prati verdi e tanti alberi, casette in legno ordinate e pulite, mucche e pecore nei giardini come fossero cani, a brucare il prato inglese. Una strada risulta interrotta per lavori e così prendiamo una scorciatoia indicata dal navigatore, anche se un polacco estremamente gentile, ci indica il senso opposto. Capiamo subito che la strada da noi presa risulta essere una scorciatoia che si arrampica e scende un monte, offrendoci dei panorami incantevoli. Alle cinque del pomeriggio arriviamo alle terme di  Bukowina Tatrzańska. Paghiamo con la carta di credito non avendo ancora cambiato gli euro in moneta locale, acquistando tre ingressi, per due ore e mezzo, a 38 euro (Adulti 56 bimbi 38 zlt). Chiediamo agli addetti alle informazioni se possiamo sostare durante la notte nel parcheggio delle terme e ci rispondono che devono chiedere al capo. Da quel momento scatta un passa parola tra telefoni e microfoni, e controlli ma alla fine ci viene accordato il permesso. Le terme sono molto belle, ma nulla in confronto a quelle ungheresi. Ci sono zone di acqua più calda, piscine con idromassaggi  e idrogetti, scivoli e zone di gioco per bambini, grotte, ristoranti, ed affianco al stabilimento un enorme hotel con SPA allegata. Il servizio di vigilanza è molto presente e quasi inquietante. Svegliatemi!   
  
  
  
      Info dal web: Stabilimento termale a Bukowina Tatrzańska Lo stabilimento termale a Bukowina Tatrzańska è diventato molto popolare sin dalla sua apertura qualche anno fa. Non c'è da stupirsi: il complesso è situato quasi ai piedi dei Monti Tatra, in una località turistica, e l'offerta è davvero molto ricca. Ci sono ben 12 piscine: 6 sulla parte esterna e 6 nella parte interna. Ogni piscina ha un suo nome in dialetto montanaro. Quindi vi è il “mocydełko” per i bambini, un grande “bonior basisty”, “bulgotnik”, cioè una piscina con idromassaggio, “łozpolono Maryna”, la piscina accanto alle saune e “cepersko płan”, la piscina sportiva sita all'esterno. Oltre alle piscine ci sono anche: la grotta di sale, un complesso di saune, spa e centro benessere. Inoltre, la ricca offerta gastronomica ci permette di passare alle terme l'intera giornata. Le acque di Bukowina aiutano coloro che vivono in forte stress, perchè ristabiliscono la pace interiore e migliorano la condizione psicofisica. Aiutano anche nella lotta contro le malattie cardiache e l'obesità. E visto che la visita alle terme può essere combinata con le escursioni in montagna, gli effetti benefici possono essere moltiplicati. Tatrzanski Le catene montuose non conoscono i confini di stato. I parchi, il più delle volte, si. Si sviluppa tutto lungo la frontiera il Tatrzanski Park Narodowy, a tutelare le pendici polacche dei monti Tatra, i più alti e belli della Polonia, tra i più pittoreschi d'Europa. Il paesaggio è estremamente mutevole, con gli Alti Tatra (Tatry Wysokie) costellati di laghetti alpini, mentre numerose grotte traforano le pareti dei Tatra Occidentali (Tatry Zachodnie), composti di rocce calcaree. Lussureggiante la vegetazione, nella quale si nascondono i classici animali che vivono sulle pendici delle montagne: marmotte, camosci, aquile, linci e orsi. Non è permesso il campeggio