emozioni

Vertigine a Bengasi


Che cosa sono per noi, cuore mio, i laghi di sangue e di brace, e mille uccisioni, e le lunghe grida di rabbia, singhiozzi d'ogni inferno che rovescia ogni ordine, e ancora l'Aquilone sulle rovine,    e ogni vendetta?- Nulla. - Ma sì, intera la vogliamo! Industriali, principi, senati; perito! Potenze, giustizia, storia: abbasso! Questo ci spetta. Il sangue! il sangue! la fiamma d'ora!    Tutto alla guerra, alla vendetta, al terrore. Spirito mio! volteggiamo nella morsura. Ah, passate, repubbliche di questo mio mondo! Imperatori, reggimenti, coloni, popoli. basta!    Chi attizzerebbe i furiosi vortici di fuoco, all'infuori di noi e di coloro che immaginiamo fratelli? A noi, romanzeschi amici. ci divertiremo. Noi non lavoreremo mai, o fiotti di fiamme!    Europa, Asia, America, scomparite. La nostra marcia vendicatrice ha tutto occupato, città e campagne! - Saremo schiacciati! I vulcani salteranno! E l'oceano percosso...    Oh, amici miei - E' certo, cuor mio: sono fratelli. Se ci mettessirno in marcia, neri sconosciuti... Andiamo, andiamo! O sventura mi sento fremere, la vecchia terra su me, sempre più vostro, la terra piomba.(Non è nulla: sono qui: ci sono sempre). Arthur RimbaudVertigine    Oggi, Libia   rimango allibita, mentre fiumi di parole scorrono e strette di mano, e buffetti a dire bravi..bravi...si parla tanto, ma tanto..tutti a dire cosa è giusto, e cosa è sbagliato, e quanto sensibili siamo, e come siano insensibili gli altri...gli altri... e noi??Noi, cosa facciamo? Mentre uomini, donne, bambini muoiono al nostro fianco, per mano di uomini che vivono nel culto del dio denaro...noi che siamo tanto  bravi e noi tanto belli.. noi cosa facciamo???? Io mi vergogno di me stessa. Mi vergogno di dirmi umana. Parlate di poesia..parlatene.Parliamo d'amore, di quanto siamo sensibili.Parliamo e lodiamoci, che intanto io vado a vomitare!  Laura