L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però
nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.
Albert Einstein
IO
La notte chiedo chi sono
sono la sua insonne intimità,
profonda e oscura,
sono la sua voce ribelle.
Velo la mia realtà con il silenzio
e avvolgo il mio cuore nel dubbio.
E triste fisso lo sguardo
mentre i secoli mi chiedono
chi sono
Nazik al-Mala'ika
| « Bora.. che solleva le onde | Inaspettatamente » |
|
Post n°1032 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da lightdew
Io non dimentico che ieri è come oggi che tutti sono uguali che nessuno è escluso che chi ha provato dovrebbe capire che chi non ha provato dovrebbe vergognarsi che oggi non deve essere come domani che ieri è dentro di noi che non solo un popolo, ma diverse categorie che io, tu, voi, siamo noi
Io, non dimentico, ma perdono.
( nonostante soffra quotidianamente la difficoltà della non accoglienza del diverso )
Perchè il vento, quel vento che io amo, porta ancora ai figli dei figli e dei figli ancora..e ancora..e ancora, ancora, ancora...ancora l'odore di morte
|
Condividi e segnala https://gold.libero.it/lightdew/trackback.php?msg=9810762
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
APPELLO CONTRO LA CHIUSURA DEI TEATRI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001.
Le immagini utilizzate sono di mia proprietà o tratte dal web. Si prega di riportarne l'autore in caso di utilizzo.
perdonare sono solo poche sillabe,
eppure è così difficile,
eppure così necessario per vivere meglio,
… memoria, compassione e …
per dono
..tu però, meglio di me..
Forse, una ricerca per tutto ciò che ancora non è consunto aiuterebbe a sopravvivere all’orrore della storia, al giorno che non cura. Non è malattia mortale tutto ciò che esiste, ma lo può diventare se non si dà luogo ad una redenzione dal male. Accade ogni giorno: una innumerevole folla umana è attraversata dall’orrore di solo esistere.
L’albero della vita e pieno di foglie; e queste si chiamano perdono, ma non vivono se non sono innaffiate dalla pioggia dell’alterità. Un abbraccio fraterno. Blue.chips
ringrazio, stupita, per l'abbraccio. un saluto caro, dew