L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però
nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.
Albert Einstein
IO
La notte chiedo chi sono
sono la sua insonne intimità,
profonda e oscura,
sono la sua voce ribelle.
Velo la mia realtà con il silenzio
e avvolgo il mio cuore nel dubbio.
E triste fisso lo sguardo
mentre i secoli mi chiedono
chi sono
Nazik al-Mala'ika
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Che cosa sono per noi, cuore mio, i laghi di sangue e di brace, e mille uccisioni, e le lunghe grida di rabbia, singhiozzi d'ogni inferno che rovescia ogni ordine, e ancora l'Aquilone sulle rovine, e ogni vendetta? - Nulla. - Ma sì, intera la vogliamo! Industriali, principi, senati; perito! Potenze, giustizia, storia: abbasso! Questo ci spetta. Il sangue! il sangue! la fiamma d'ora! Tutto alla guerra, alla vendetta, al terrore. Spirito mio! volteggiamo nella morsura. Ah, passate, repubbliche di questo mio mondo! Imperatori, reggimenti, coloni, popoli. basta! Chi attizzerebbe i furiosi vortici di fuoco, all'infuori di noi e di coloro che immaginiamo fratelli? A noi, romanzeschi amici. ci divertiremo. Noi non lavoreremo mai, o fiotti di fiamme! Europa, Asia, America, scomparite. La nostra marcia vendicatrice ha tutto occupato, città e campagne! - Saremo schiacciati! I vulcani salteranno! E l'oceano percosso... Oh, amici miei - E' certo, cuor mio: sono fratelli. Se ci mettessirno in marcia, neri sconosciuti... Andiamo, andiamo! O sventura mi sento fremere, la vecchia terra su me, sempre più vostro, la terra piomba. (Non è nulla: sono qui: ci sono sempre).
Arthur Rimbaud Vertigine
Oggi, Libia
rimango allibita, mentre fiumi di parole scorrono e strette di mano, e buffetti a dire bravi..bravi... si parla tanto, ma tanto..tutti a dire cosa è giusto, e cosa è sbagliato, e quanto sensibili siamo, e come siano insensibili gli altri...gli altri... e noi?? Noi, cosa facciamo? Mentre uomini, donne, bambini muoiono al nostro fianco, per mano di uomini che vivono nel culto del dio denaro...noi che siamo tanto bravi e noi tanto belli.. noi cosa facciamo????
Io mi vergogno di me stessa. Mi vergogno di dirmi umana.
Parlate di poesia..parlatene. Parliamo d'amore, di quanto siamo sensibili. Parliamo e lodiamoci, che intanto io vado a vomitare!
Laura
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Penso che non vi sia arma più potente dell'Esempio. Alto. O distruttivo.
Il Tuo promuovere, con sentimento e passione, l'Arte, filtrata e vestita di profonda umanità e consapevolezza del vivere autentico, è a mio avviso - senza alcuna stupida ed inutile adulazione - il segno che l'incoerenza di cui parli, e che temi, svela invece una sensibilità, una fede ed una ferma speranza che il mondo, ovvero l'Uomo, possa e debba prima o poi riscattarsi dall'oblio che oramai sembra averlo soggiogato. Non vi sono formule universali, né strategie, né dottrine, né grandi uomini che possano da soli cambiare questo mondo. Ma vi sono miliardi di persone che possono migliorare, o tentare di farlo, sè stessi e coloro cui sono vicini. E nel fare questo, si può operare nel dolore o con una 'sana' rabbia, esporsi senza timore e vergogna o rendersi invisibili come angeli, parlando sottovoce o incantare un pubblico - con una musica, uno spettacolo, una poesia - si può decidere di smuovere le folle o decidere di non apparire, ma scuotere comunque le coscienze, provocando scintille, e lasciando, pur in uno solo di Noi, una traccia. Ed una traccia, è sempre l'inizio di qualcosa.
un saluto caro, laura
un abbraccio fa sempre bene, grazie, laura
ti abbraccio anch'io, laura
Nell’immanenza che pervade ogni tipo di società, (non solo nella nostra) troviamo le catene di ogni negatività e dolore, per quanto fatichiamo a non mostrarlo predicando a vanvera il suo contrario.
Anche se il cielo e tutte le sue potenze annunciasse il suo crollo sulla terra, fino all’ultimo istante avremo gente che stipa i propri forzieri e una spaventosa moltitudine sarà ancora in catene.
Chi ci salverà da questo corpo di morte?. E’ questa l’antica domanda. Lottare contro la natura umana è forse possibile, in qualche misteriosa maniera ancora al di là da essere trovata, ma il giusto, ovvero colui o colei che in ogni sua lacrima ha riversato la fatica quotidiana di essere onesto, di aver teso la mano alla vedova, sottratto alla miseria ed alla fame bambini, o di aver avuto compassione del suo prossimo nel bisogno, dico questo giusto, quando gli elementi del mondo si riverseranno come cateratte tutto distruggendo, avranno pietà ed a lui o a lei si inginocchieranno.
E ciò che affermo non è poesia, neppure un’ oscura predizione. E’ l’ancora di salvezza a cui, ogni giorno, dovremmo tendere. Sempre disgustandoci per il male intorno a noi; ma il vomito lo lasciamo alle carogne, perché si disse di uomini malefici che "il cane tornò al proprio vomito". Sii serena, ti prego. Mi spaventi. Blue.chips
sai blue..io prendo distanza da passi come questo.."Non temete! Non restate paralizzati davanti a quest’esercito potente, perché la battaglia non è vostra ma di Dio!" (cf. 2 Cr 20, 15) , dove qualcuno, non certo io che non sarei capace, vede in queste parole un'incitamento alla guerra per giusta causa. ma la guerra ha davvero una giusta causa?
io, prendo distanza. io che sono figlia di esuli, che per seguire una libertà, hanno rinunciato a tutti i beni.
cerca di capirmi.
grazie per il tuo pensiero, raramente espresso in queste pagine, e quindi ancor più prezioso per questo. evidentemente questo post ha toccato il tuo bisogno di darmi conforto. laura
un abbraccio di amicizia. grazie cla..;)
grazie mad per il tuo pensiero..
Accolgo, leggo con fremente, schietto, onesto fastidio, quel che provi, Laura, ma...quella vertigine, quell'abisso, quell'orrore, non siamo noi. Quello sgretolarsi, quello sbiadirsi. Quell'accecarsi di casa in casa. Cosa resta se non sperare in quella....Poesia, nella Bellezza, nella Vita. Lo squallore di certe immagini, di certe situazioni, di certi gerarchi, di chi li approvava, di chi ancora li segue...non deve e sottolineo, non deve, mai renderci schiavi di quell'Abominevole.
Ritenersi offesi, sì. Ritenersi 'toccati', sì. Ma...non cedere alla stessa vertigine, anche se le cose restano le stesse. Ogni animo di ogni individuo della Terra, inaridisce e non sa piu' godere dell'intuizione del Mondo, anche se lo stesso, lo abbiamo rovinato con le nostre stesse mani. Ma mai, mai perdere lo stupore del 'fanciullo'. Saremo alla fine. Alla distruzione. Al vuoto totale. Parliamo d'amore, invece. Non riuscissimo a farlo piu'....sara' la deriva.
E' che stiamo.. vivendoci un periodo bruttissimo, le parole espresse è vero, non bastano, servirebbero gesti. Ma è proprio lì, che il piu' possibile deve trovarsi la Sfida, il riuscire a non inorridire e trovare quel Senso. Un Senso.
Solo l'Amore. Ma a volte è cieco anch'esso o si è solo scordato di noi. L'importante è non scordare la sua antica radice..
Ti abbraccio forte.
Ti abbraccio.
virgola