L'uomo ha scoperto la bomba atomica, però
nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.
Albert Einstein
IO
La notte chiedo chi sono
sono la sua insonne intimità,
profonda e oscura,
sono la sua voce ribelle.
Velo la mia realtà con il silenzio
e avvolgo il mio cuore nel dubbio.
E triste fisso lo sguardo
mentre i secoli mi chiedono
chi sono
Nazik al-Mala'ika
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Stimare tutti è lo stesso che non stimare nessuno Molière
Massimo Popolizio, muta il suo ruolo e dà grande prova di sè, in uno spettacolo che nn si vedeva da oltre cinquant'anni sul palcoscenico del nostro teatro. Uno spettacolo che parla di noi, di come siamo e di come vorremmo essere. Noi, sempre in bilico, tra l'essere e l'apparire, con i nostri rimorsi di coscienza che a volte ci fanno da riflesso, come fossero pareti tempestate di specchi. Un pensiero che appartiene al secolo scorso, ma rimarrà attuale anche nel prossimo a venire. Perchè oramai lo sappiamo..i mondi potranno essere anche nuovi, ma il nuovo essere umano capace di vivere insieme agli altri, rispettando l'universo, deve ancora .. ...
ed è proprio nella costretta scelta che l'adorata perde gli adoranti, spezzando il cerchio e costringendo tutti ad una triste solitudine.
..e mentre sogniamo l'integrità apparente del misantropo che pur cede di fronte alla bellezza effimera della tentazione, ammiriamo il saggio amico, che sembra saper così bene adattarsi a questo vivere..
Che la risposta giusta sia cercare l'amore corrisposto o non cercar l'amor affatto?
IL MISANTROPO Di: Molière |
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L’uomo nuovo, tanto atteso nella storia umana, non esisterà mai inseguendo utopie, esistendo invece la tensione nel divenire. L’esigenza dell’uomo nuovo, trattato da ogni seria e profonda letteratura, è motivo per comprendere che tale afflato può esserci; cioè, quest’uomo deve esistere.
Così è: Egli è stato da sempre annunciato; è esistito ed esiste. Ma ciò già appartiene alla trascendenza di essere nel mondo e non essere del mondo. Così solo può essere l’uomo nuovo. Invece, viviamo nell’illusione che "si è immortali per tutto il tempo che si è al mondo, fintanto vive il desiderio”"
Per questo una grande quantità di "grandi" pensatori sprizzavano (e sprizzano) dosi da cavallo di misogina, dotati di un proprio io, (infantile) vanesio, insaziabile.
Gli uomini ululano alla luna l’amore per la donna, finché non si saziano del suo corpo. Ma l’essenza dell’amore in due rimane nel volto sconosciuto della luna, dove luce non arriva. Le donne questo l’hanno compreso da tempi immemorabili, rinunciando a sé stesse per salvare un po’ d’amore, o di quel che resta.
Un caro saluto. Blue.chips
Buona serata :)
Buongiorno e buona domenica, cara!
Ti abbraccio.
virgola
Domanda per Molière: ma allora, se non stimo nessuno, è come se stimo tutti??? :))
ti ringrazio per la tua presenza e le tue parole, sempre ben accette. un saluto caro, laura