Creato da lightdew il 06/06/2007

emozioni

dell'anima

 

 

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sconfinando

Post n°342 pubblicato il 23 Giugno 2008 da lightdew

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...ma,

Amore ...non poteva bastare

Amore escludeva gli altri...

no,

non poteva durare...

tutto l'armonia veniva a mancare

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così il bene sconfisse il male

per il proprio gioire

riprese la luce,

piangente di dolore

e le stelle ritornaron a cantare

il Bene uccise il Male rendendosi male a sua volta

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intorno

                 una folla        

              incantata                    

                                                                       

       

              e nel cuore il dubbio...                                              

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lightdew  

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tn_Sconfinando logo.jpgRegione Autonoma Friuli Venezia Giulia   
Comune di Dobrovo Comune di Cormòns Comune di Medea 
SCONFINANDO
Territorio senza confini

La compagnia ARTEVIVA di Roma, presenta “Di aria e di fuoco” acrobatica aerea e fuoco, trapezio, tessuto, corda, giocoleria…    

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Rispondi al commento:
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/06/08 alle 11:43 via WEB
Narra un’antica leggenda giapponese che tanti anni fa vivessero sulla terra in totale armonia ed amicizia una scimmia, una lepre e una volpe.
Un potente dio venne a conoscenza di questa grande amicizia tra animali così diversi e decise di verificarla: avrebbe premiato tanta lealtà. Arrivato sulla terra si presentò ai tre amici spacciandosi per un povero vecchio affamato. La volpe e la scimmia, sperando in una ricompensa, si misero a raccogliere bacche e verdure per sfamarlo, ma la lepre continuò a giocare spensierata, perché quella era la sua natura.
Allora la scimmia e la volpe le dissero di raccogliere dei rametti per loro e di ammucchiarli e accenderli. Lei li accontentò e i suoi amici la spinsero sul fuoco e la servirono all'affamato vecchio che, colto da orrore per quel tradimento pensò che l'unica davvero leale fra i tre fosse stata la lepre e, come premio, la fece salire fino al Palazzo della luna dove le fu resa la vita che divenne eterna.
Tratta da questa leggenda ecco una ballata di Angelo Branduardi e Luisa Zappa.
 
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