Creato da lightdew il 06/06/2007

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Scugnizza

Post n°346 pubblicato il 29 Giugno 2008 da lightdew

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Nel ritornare a Napoli, attraverso una rappresentazione teatrale, mi ritrovo a ripensare a Masaniello ed a Lillipupa...

io, che a Napoli non ci sono mai stata, forse per paura di dover, subito dopo, morire.

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Nel ritrovarmi a teatro così imminentemente rispetto all'altra rappresentazione, io mi ritrovo a fare confronti...anche se non dovrei.

Entrambi degli spettacoli degni di nota: l'uno, Cin-ci-là, apprezzabile per la regia, i costumi, la scenografia, la parte recitativa, l'altro, Scugnizza, soprattutto per l'esibizione canora.

Il primo colorato e fumettistico come solamente Nichetti può essere, il secondo emozionante come solamente un gruppo affiatato di artisti sublimi può essere.

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Napoli è allegria

Napoli è miseria

Napoli è ricchezza

Napoli è amore

Napoli è quello che noi vogliamo che sia

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lightdew

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Scugnizza

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Operetta in due parti di
Carlo Lombardo

Musica di
Mario Costa

(Editore: Casa Musicale Lombardo, Milano)

Interpreti principali
Marie Stephane Bernard (Salomé),
Gianluca Terranova (Totò)
Lello Giulivo (Chic),
Margherita Di Rauso (zia Grazia)
Diana Mian (Gaby Gutter),
Ugo Maria Morosi (Toby Gutter).
Giuseppe Principini (Amore)

Direttore
JULIAN KOVATCHEV

Regia
DAVIDE LIVERMORE

Scene  e Costumi
SERGIO D'OSMO

Luci
CLAUDIO SCHMID

Coreografia
LAURENCE FANON

Maestro del coro
LORENZO FRATINI

Allestimento della Fondazione
Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste.

Orchestra, coro, corpo di ballo e tecnici del
Teatro Lirico "G. Verdi" di Trieste.


 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/07/08 alle 14:40 via WEB
Una volta si diceva vedi "Napoli e poi muori", era un attestato di stima verso una città travolgente, dalle mille sfaccettature, ognuna diversa dall'altra eppure correlata da una cultura singolare, la cultura del calore, della gioia, della musica, dell'arte. Io che la vivo quotidianamente, ne divulgo l'amore, la poesia, la generosità,l'identità ...... che danno un tocco esornativo alle tinte rosa della collina di Posillipo, all'azzurro mare di Capri, al verde pianeggiante dello sterminator Vesevo, al quotidiano teatro della sua vita .......difficile viverci bello è restarci , Napoli è un souvenir naturale. Giulivo
 
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