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Domenica .. di nulla..

Post n°678 pubblicato il 31 Agosto 2009 da lightdew
 



Ma è veramente un post, questo che segue?

No, è un'accozzaglia di momenti e di emozioni.

Per leggerlo veramente, dovete prendervi un giorno di vacanza.


Beh, fate voi.

Io l'ho vissuto in una domenica soltanto.





Vi racconto una domenica. Una domenica fatta di nulla.

Vi racconto una domenica. Una di quelle che non portano a nulla, e sorrido nel dirlo, perchè il nulla sicuramente noi non sappiamo cosa sia.



La sveglia suona, sempre alle otto. Estate e inverno, vacanza o lavoro, al massimo alle otto.

Il tempo fuori non è dei migliori per andare al mare. C'è bora.

Che si fa? Chiede mio marito.

Andiamo a fare colazione a Basovizza, rispondo io.

La città è piena di bei caffè, ma se devo fare colazione di domenica mattina, il luogo è quello. Scomodo, lontano, il locale è una panetteria pasticceria bar, molto conosciuto per le sue "zavate". Le " zavate" sono delle paste creme gigantesche e deliziose che, grazie proprio alle loro dimensioni, hanno preso il nominativo di pantofole.

Ma non è per quello che ci rechiamo lì. Ci sono un sacco di altri dolci motivi.

Il luogo è piccolo, non ci sono posti a sedere, ma questo non importa.

Preferibilmente si parla sloveno, sul carso l'appartenenza è talmente forte da creare minoranza. Ieri soprattutto, dove a Opicina c'erano le consuete Nozze Carsiche.

Ma ritornando al bar voi mi chiederete sicuramente come mai è così importante per me. Forse perchè è vicino ad un locale dove mio nonno ha lavorato. Un locale che ha preso il nome dal fatto che la carozza della posta si fermava proprio lì, negli anni precedenti ai suoi, anni nei quali si parlava sempre lo sloveno sul carso, intorno l'italiano, ed in città c'era un miscuglio di lingue e di passaggi.

Ed adesso dove andiamo?

Beh, rispondo, potremmo andare a Muggia. L'altro giorno  non sono riuscita a partecipare all'inaugurazione di una mostra che ha aperto la Triestefotografia..ho guardato l'orario della sala espositiva in internet, alla domenica apre alle 10.

E mentre passiamo per il luogo dove hanno allestito un campeggio per un raduno Vespa, noto un apicolture proprio affianco a loro  mentre mio marito mi fa notare che oltre al viaggio hanno anche passato una notte sotto la pioggia.

Naturalmente l'orario è stato modificato senza aggiornare il sito, e ci ritroviamo a fare una passeggiata per il centro.

Torniamo in città, mi fa mio marito, il liston ci attende.

Torniamo. Posteggiamo.

Da Piazza Ponterosso a Piazza Unità, quarantacinque minuti. E meno male che i negozi erano chiusi..In due siete un incubo..Ma è passeggiare questo, secondo voi? Sapete come lo chiamo io?

Beh..non aveva tutti i torti. Io sorridevo, Eli anche, ed a prolungare le soste, gli incontri ed i saluti.

Entriamo in sala comunale, c'è una esposizione d'arte moderna. Mi soffermo a cercarne il messaggio, mentre vedo lo sguardo di mio marito. Braccia conserte, testa piegata di lato, a guardarmi con un'espressione che chiede e disapprova. Ieri sono scoppiata a ridere, a volte discutiamo sul diverso modo di intendere l'arte.

Eli s'impegna nella firma. Ci aggiunge anche un disegno: Coraline con i bottoni.

Il tempo passa. Mio marito attende sempre, con le braccia conserte.

Rientriamo a pranzo, non prima di aver visitato velocemente anche la mostra su Tomizza.

Dovrò ritornarci con mia madre, penso, mentre raccolgo materiale informativo  ed un libro nel bookcrossing point.

La casa è così fresca oggi. Il letto così invitante nella sua penombra.

Chi prepara il pranzo? Ma tu mamma..e mi sembra giusto.

Hamburgher e insalata di pomodoro.

Eppure, prima di iniziare a mangiare, non riesco a non fare qualche foto.

Sono proprio lì, davanti a noi, in preparativi per la partenza.

Lauraaaa...vieni anche tu?

Si, arrivo. Arrivo..sono qui. Mangiamo in terrazza, del resto.

Per la piccola segue un cartone, per il babbo un riposino, io viaggio ..

Alle quattro il vento cala.

Eli, corri, sveglia papà, si va al mare.

Barcola, lungomare. Zona Marinella.

Barcola è il lungomare balneare. Un paio di chilometri raggruppa universi diversi.

Anche questa è Trieste.

C'è la zona dove ci sono solo scogli ed in teoria non potresti far bagno. C'è la pineta, la spiaggetta per i bambini, i Topolini, la zona dei tuffi, i porticcioli per le barche, i vari capanni per le bibite, al quale ad ognuno corrisponde un gruppo di appartenenza, il luogo dove si gioca a lavre, a carte, a pallone. C'è il lungomare di appartenza giovane, il bivio, Miramare. Insomma, ogni età ha il suo luogo. Noi, li giriamo un pò tutti, soprattutto adesso che Eli ha imparato a tuffarsi prendendo la rincorsa.

Ma non era vietato tuffarsi?

Ehmm..si. Vietato tuffarsi. Si. Qualcuno ha parlato di tuffi?

Incontro qualcuno anche qui. Più di qualcuno.

Incontro una collega, passa Giulia, Silvia.

Ah..il mare.

Mi sono sempre chiesta cosa sia quella forza irresistibile che porta le donne, tutte, a scrutare con occhio scannerizzante, la pelle dei propri uomini in cerca di un piccolissimo punto nero. In spiaggia, soprattutto, quando il sole scalda la pelle, e la prepara a quel momento di delizia e soddisfazione assoluta, nel veder uscire qul pezzettino di corpo estraneo, quasi a dirci..SI! sei stata tu la mia salvatrice!..mentre il povero malcapitato, per amore tace (oppure no), ma subisce, comunque, convinto che quello sia un gesto d'amore estremo e puro. Un atto di sofferenza per l'uno, ed un atto di cortesia da parte dell'altro.

Cosa si cena? Ho capito, è ora di rientrare, del resto il sole iniziava a scompormi i pensieri.

Pasta Sant'Antioco Style:

Mentre le pennette di riso e mais cuociono, soffriggere della cipolla insieme ad una scatola di tonno rosso da corsa, quello della tonnara di San Pietro. Tagliare in quattro i pomodorini ciliegia dell'orto di zia. Aggiungerci la scorza di un limone biologico grattuggiato, un pizzico di peperoncino calabrese ed olive nere tostate e senza nocciolo. Al momento di mescolare il tutto, aggiungerci un cucchiaio di pesto fatto in casa, con basilico d'orto , olio istriano, sale di Strugnano,  pinoli e pecorino (sardo).


Io quasi, quasi, neppure uscirei.

Ma come? Proprio tu?

Dai andiamo allora.

Dove si va? Beh, abbiamo due possibilità.

La prima, un giretto per la festa multietnica, un saluto tra amici  ed una sosta ad aspettare la musica.

Musica si. Multietnica? lo speravo, io.

La sera prima avrebbe dovuto esserci un gruppo che suonava uno strumento particolare, ma il maltempo ha bloccato la manifestazione.

Ma..silenzio..inizia..

Signore signori..è con grande emozione che vi presento, direttamente dalla riviera romagnola..(RIVIERAROMAGNOLA?????) ..Sam Paglia....


Niente male questo Sam..Niente male questo trio..


Scatto   ...          mentre loro suonano      ....


Bello. Ci fermiamo un pò. Ma la piccola inizia a dare segni di stanchezza. Dove andiamo adesso mamma?

E io fremo per la seconda possibilità.

Andiamo? chiedo a Giò..

E dove?

Mah... a sentire Gino d'Eliso..?

Si arrabbia, Giò.

Lo sapevo io..è tutto il giorno che mi tarmi con stà storia..da quando hai visto quel cartellone per la città..ecco..adesso andiamo..ti porto..

Nervoso, attraversa la città..mentre io scatto. In silenzio.

Una musica però scorre..alla radio..


Casa del popolo a Borgo san Sergio. Non avevo previsto le bandiere.

Lo spettacolo che ci si presenta è unico.

Non posso non scattare, mentre un'orchestrina suona..


Palacinke alla nutella e coca cola?

No. Palacincke non ci sono. Solo struccolo de pomi.

Allora, Giò che prendiamo?

Caramai fritti...bel posto che te me gà porta...proprio sssai bell....

Il suo tono era polemico ma non mi ha impediro di sorridere..a me piaceva..quel luogo..


Mentre aspetto i calamari scopro che il mito ha dato buca.

Come lo dico ora a mio marito?..



Mah..

Quasi quasi..gli dedico una canzone..



Siete arrivati fino a qui aprendo tutti i collegamenti?       Incredibile...:-)


Vi meritate un bacio       ed una canzone  





Dew







 

 
Rispondi al commento:
silenzioviolato
silenzioviolato il 01/09/09 alle 01:17 via WEB
Io adoro le domeniche fatte di piccole cose.. se poi le si fanno con chi si ama sanno di un sapore così "genuino" .. Mi piace qui :-) E' davvero un piacere Dew!
 
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