emozioni

Pensieri malati

Stiamo vivendo un periodo difficile.

Ci sono guerre intorno al mondo che proseguono nella nostra più totale indifferenza.

Il pianeta sta esplodendo e mentre alcuni differenziano convinti di salvarlo, dall'altra parte del mondo si rigetta in un mare che riporta in circolo immondizia creando disastri.

Negli stati dove arriva il lavoro, la manodopera non è tutelata e neppure il pianeta; in quelli dove c'era benessere, inizia la crisi economica.

Il virus che invade il mondo non si sa più se è davvero così pericoloso oppure se è soltanto una scusa per creare una forma di disagio maggiore; nel mentre, gli eroi di ieri che tanto hanno sacrificato, sono stati dimenticati.

I generi si confondono nel predominio del sempre più forte, e appaiono sempre maggiori notizie di continua calunnia esclusivamente sul genere femminile, prima ancora di saperne la verità.

L'ospitalità diviene prepotenza, da entrambi i lati.

L'espressione artistica è ridotta, l'istruzione è debole, il bavaglio protegge ma modella il pensiero.

Più della metà della popolazione affronta il cancro e i suoi molteplici disagi. Nessuno ne  è immune, nella famiglia,  a proposito di app.

Neppure il cielo sembra così sereno a volte, e tra discorsi di complottismo, altri di fantascienza, altri ancora di medicina escludendo di proposito quelli religiosi con tutte le loro colpe, io, come tanti, ne esco frastornata, non sapendo più cosa pensare

Un'immagine però appare sempre più spesso nella mia mente, ed è il collegamento mentale  a Babele,

La scaccio e confido in un futuro possibile e sereno per mia figlia e per i figli di un futuro che non sembra proprio offrire rosee aspettative a nessuno.

Si, lo so che qui sul blog, ad un certo momento della mia vita, ho scelto un colore come sfondo per evitare il pessimismo, ma ci sono giorni e giorni, ed oggi va così, nonostante la base rosa.

Sarà colpa dell'estate che è finita...