Roma 2011 sembra la fotocopia dei poliziotteschi degl’anni 70. Se non imperasse la tecnologia degli ipad, ipod e smartphone di ultima generazione, non si faticherebbe a riconoscere dai titoli dei giornali gli stessi modus operandi della criminalità che ha terrorizzato Roma e l’Italia nel periodo della guerra fredda. Niente di strano, la criminalità non ha scadenza e le rapine sono all’ordine del giorno. Anche se i dati del Ministero assicurano che c’è una diminuzione dei reati. Gambizzazioni, sparatorie, grandi retate di organizzazioni criminali dedite agli stupefacenti, rapine ai portavalori….era da tempo che la capitale non viveva una serie di fatti così cruenti in così breve tempo. Di furti e omicidi ne sono sempre successi, purtroppo è nella natura dell’uomo e la crisi economica apre sempre nuove frontiere alla follia. Quello che mi domando è: ci sarà un ispettore Betti, interpretato da Maurizio Merli, che riuscirà a chiudere questo cerchio di violenza?