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FRANCO GIUSEPPUCCI BOSS DELLA BANDA DELLA MAGLIANA


Franco Giuseppucci, prima detto Er Fornaretto e in seguito Er Negro. (Roma, 12 aprile 1947 – Roma, 13 settembre 1980) Anche se il suo nome rimarrà per sempre legato al quartiere di Trastevere, inizia la sua carriera criminale come leader di una batteria di rapinatori del Trullo, e si fa conoscere per la sua acuta intelligenza e capacità di ottenere rispetto anche grazie alla sua predisposizione allo scontro fisico, dovuta alla forza incredibile delle sue braccia. Il suo primo soprannome, Er Fornaretto, lo eredita dal padre che lavorava come fornaio e presso il quale aveva lavorato per vari anni. Aveva una passione per il fascismo e Mussolini, del quale conservava come reliquie busti, dischi con incisi discorsi, stemmi ed altro materiale. Ma la sua prima passione rimane comunque il guadagno facile, ed infatti lascia il lavoro al forno, che ritiene troppo faticoso, e comincia a lavorare come buttafuori di una bisca clandestina di Ostia, facendosi conoscere per la sua determinazione. Il padre era morto ucciso dalla polizia durante una rapina. Giuseppucci viveva con la madre in un piccolo appartamento a Trastevere. Nel 1976 nasconde e trasporta armi per conto di altri criminali, oltre a numerosi neofascisti legati ai NAR. Un giorno, con l'auto carica di armi, si ferma ad un bar davanti al Vittoria, un cinema del quartiere Testaccio per prendere un caffè; fatalità vuole che quell'auto gli venga casualmente rubata. Le armi contenute nel bagagliaio della Volkswagen sono di un suo amico, Enrico De Pedis detto Renatino, un rapinatore che gode di buon rispetto all'interno della malavita romana. Giuseppucci trova il ladro che gli ha sottratto l'auto, ma le armi sono state vendute ad un gruppo di rapinatori appena formatosi nel nuovo quartiere romano della Magliana. Giuseppucci decide allora di andare a parlare con quelli di via della Magliana, in particolare cerca e trova Maurizio Abbatino, detto Crispino, un giovane rapinatore dal sangue freddo che aveva acquistato le armi. I due, stranamente, si accordano per compiere alcuni colpi; nel gruppo rientrano anche De Pedis e gli altri della Magliana. Nasce così la Banda della Magliana e Giuseppucci diverrà uno dei leader carismatici della Banda. In particolare egli sogna, assieme ai suoi giovani compagni, di riconquistare Roma, allora terra di conquista di organizzazioni criminali esterne come il Clan dei marsigliesi, la Mafia e la Camorra e di controllare tutte le attività illegali in città proprio come le mafie meridionali. Tuttavia Er Negro, come è ormai conosciuto Giuseppucci in tutta Roma, si è fatto anche parecchi nemici, tra questi, gli uomini del Clan Proietti che lo feriscono mortalmente a colpi di pistola la sera del 13 settembre 1980, nella piazza trasteverina di San Cosimato.