A Room of One's Own

Post N° 1


Perché non apri un tuo blog? Quante volte me lo sono sentito chiedere in questi mesi. E ogni volta cercavo di spiegare che non faceva per me, che non mi sento la vocazione della scrittrice, che quello che ho da dire sta meglio nei commenti che in un post. Tutto questo continua ad essere vero. Poi qualche giorno fa, leggendo il blog di Merlinodibretagna, ho letto una cosa che mi ha colpito la fantasia: diceva di considerare il blog come una stanza della sua casa.Non lo avevo mai considerato in questi termini. A distanza di qualche giorno, nei commenti ad un post di JK, Jazzyna raccontava di una sua maestra che aveva una stanza in casa tutta sua, piena di libri e di tutte le cose che le piacevano. Questo mi ha fatto pensare al saggio di Virginia Woolf, 'Una stanza tutta per sè'. Io non ho mai avuto una stanza tutta per me. Ho cominciato a pensare che questa poteva essere l'occasione di averne una. Ma ancora non ero convinta. A chi può interessare leggere quello che scrivo, mi chiedevo.Oggi infine è accaduto qualcosa che mi ha fatto decidere.Non un fatto importante, una di quelle piccole cose che bastano a far pendere l'ago della bilancia da una parte piuttosto che dall'altra: avevo lasciato due commenti, a breve distanza di tempo uno dall'altro, sul blog di occhiodivolpe. In risposta al secondo commento mi ha scritto: 'il post non é stato messo per lilith'. Non credo che volesse essere scortese, tutt'altro, ma al mio orecchio questo ha suonato come ' sei invadente e inopportuna, se hai qualcosa da dire vai a dirlo da qualche altra parte'... Beh, forse sono un po' permalosa... ma ho  trovato la risposta alla domanda che mi frenava: a chi può importare quello che scrivo?  ecco: importa a me di scriverloE ho deciso di aprire il blog. Non so bene che cosa ne farò, probabilmente poco, ma sarà un posto mio, dove poter dire quello che penso senza seccare nessuno.Dovrò a questo punto pagar pegno con John.Keating. Lui aveva scommesso che prima o poi mi sarei decisa, ed ha avuto ragione.