A Room of One's Own

E' notte...


Quel locale sul mare: musica e una scala che dà direttamente sulla spiaggia.Aspettando le ordinazioni scendiamo.Loro, un passo avanti a me, si raccontano: “….and he teached me how to measure time by watching the stars….” Io, un passo indietro, annuso a occhi chiusi l’odore del mare,come un dono prezioso.Mi piace...Mi perdo nel suono lento delle onde che in lontananza accarezzano dolci la spiaggia.Penso a come talvolta siamo privati dei piaceri più semplici e primordiali.Non resistoe mi tolgo i sandali, noncurante dei cerotti per un paio di tacchi troppo pretenziosi.Le mie piante nude sulla sabbia risuscitano a quel contattoe i miei passi sollevano odore di salsedine, di ricordi e di pace. "...how to measure time by watching the stars…""….by watching the stars…""….the stars…" Alzo gli occhi e guardo quel luccichìo discreto che m'incanta nella vastità della notte;penso che mi piacerebbe condividerlo con qualcunoche in quell’istante si trova sotto un altro cielo, in un’altra terra,qualcuno che ama il mare e le stelle come me;mi piacerebbe fargli attraversare la via lattea per raggiungermie passare la notte assieme,lì,   su quella spiaggia ad accarezzarci l’anima con gli occhi negli occhi. Loro, un passo avanti a me,non si accorgono di nulla.