A Room of One's Own

Liberalizzazione


Il decreto legge 223 emanato nei giorni scorsi dal governo é stato presentato dagli organi di stampa come un colpo inferto ai privilegi di alcune categorie, leggi liberi professionisti, banche ecc, e anche nei blog questa interpretazione é quella che é prevalsa, nei commenti ad esempio di Ossimora, nel post n.578  , e  di Boycott nel post n.213 , per citarne solo due. E’ di sicuro impatto emotivo sentire che i professionisti non avranno più tariffe minime approvate per legge, che per comperare un’auto usata non si dovrà pagare la parcella del notaio, che medici e avvocati dovranno incassare i loro compensi in modo che ne rimanga traccia, cioé con assegni o bancomat. Ma a leggerlo con attenzione a me sembra che le riforme che hanno riscosso i consensi più entusiatici e che hanno meritato i titoli dei giornali siano in realtà più che altro di facciata, La storia dell’abolizione delle tariffe, su cui si é tanto insistito, ad esempio, mi sembra più demagogia che altro, perché é noto a tutti gli addetti ai lavori che i tariffari vengono aggiornati con cadenza misurabile in ere geologiche, e le tariffe minime vengono prese in considerazione solo nel caso di contestazione della parcella. Per il resto, il prezzo, come in tutti gli altri settori,  lo fa il mercato. E c’é davvero qualcuno così ingenuo da credere che i Notai abbasseranno i loro prezzi, solo perché la legge non prevede più un prezzo minimo? ma i notai hanno il monopolio su una serie di adempimenti obbligatori per legge , ed é economia elementare che il prezzo del monopolista é ben più elevato di un prezzo minimo Al contrario altre categorie, ad esempio i consulenti del lavoro, che non hanno l’esclusiva di niente, e che devono fronteggiare la concorrenza di associazioni di categoria e centri di elaborazione, già da tempo sono nella condizione di applicare tariffe che sono a livello di sussistenza, checché ne dica il tariffario, che, detto per inciso, credo sia stato rinnovato l’ultima volta una decina di anni fa : secondo tariffario un’ora di lavoro di un consulente vale credo intorno agli 8 euro... per fortuna che ora questa tariffa non é più obbligatoria.I farmaci da banco potranno essere venduti nei supermercati, ma per poterlo fare questi dovranno assumere un farmacista. Solo i centri commerciali di maggiore dimensione  potranno permettersi di farlo. Dov’é tutto il vantaggio per i consumatori che han voluto farci credere? Le banche dovranno comunicare in anticipo le variazioni contrattuali: ogni volta che la mia banca mi manda le informative contrattuali, mi addebita  2 euro di spese postali...vuol dire che ora mi verranno addebitati 2 euro con 30 giorni di anticipo.Nascoste tra le pieghe del decreto trovo poi alcune norme che mi disturbano decisamente. A esempio l’aumento dell’iva sulle fonti energetiche non rinnovabili. Quanto mi costerà nelle bollette del prossimo anno?  E ancora, lo stato NON rimborserà e non riscuoterà i crediti di importo fino a 100 euro derivanti dalla liquidazione dell’imposta sul tfr, per gli anni fino al 2005: della serie, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, nella più pura tradizione italiana.