A Room of One's Own

Libri


Dai libri che una persona ha letto riusciamo a farci un’idea di lei. Sarà per questo  che  mi piace sempre  quando qualcuno scrive di quali libri ha amato, a quali autori si sente legato in modo particolare,  quali libri hanno contribuito a formare la sua sensibilità. Ricordo un paio di post scritti tempo fa da Rosalux al riguardo, ed é un peccato che nel frattempo li abbia cancellati. Più di recente invece  mi sono riconosciuta in molti dei titoli citati da Bluewillow nel suo post n. 116. Riflettevo sul fatto che a casa mia  la libreria é divisa in due sezioni, senza che nessuno abbia volutamente operato questa separazione. Da una parte i miei libri, per lo più classici, biografie, saggi di storia; dall’altra i libri di mia sorella, prevalentemente autori contemporanei e testi sul cinema e sulle arti visive. Nella lista di Bluewillow c’é più di un titolo che compare anche sugli scaffali di mia sorella, ma raramente mi é capitato di leggere i suoi libri, così come lei non legge i miei. Perché sembra che ci sia una specie di attrazione che ci porta a incontrare certi libri, che ci sono congeniali, e non altri. Ho letto in un blog che “Il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini”. Ma non tutti siamo felici allo stesso modo.