A Room of One's Own

Pensieri sparsi guardando la luna in una notte di mezza estate


Anche quest’anno, il cielo era coperto la notte di San Lorenzo. Seduta in cortile, con il cane accovacciato ai miei piedi, il naso in su , di stelle cadenti non ne ho viste. C’era una bella luna, però, una luna piena che usciva dalle nuvole ad illuminare la notte. I versi di Leopardi emergono spontanei da qualche piega della memoria:"E tu certo comprendiIl perché delle cose, e vedi il fruttoDel mattin, della sera,Del tacito, infinito andar del tempo...Mille cose sai tu, mille discopri,Che son celate al semplice pastore."Ci sono dei  puntini luminosi in movimento nel cielo, ma sono le luci degli aerei in arrivo e in partenza dal poco lontano aeroporto di Orio al Serio. E il pensiero va alle notizie che da televisione e giornali arrivano di attentati apocalittici agli aerei in partenza verso gli Stati Uniti, sventati in extremis. Gli arrestati sono tutti cittadini britannici, di religione mussulmana. Penso alla legge che é stata recentemente approvata  in Italia, di cui parla anche Ossimora nel suo post n.614 La reazione di Calderoli non é isolata. Qui da noi di immigrati ce ne sono tanti, e non sono più solo operai nelle fabbriche e personale domestico, o badanti che assistono persone anziane e malate. E’ tutto un pullulare di negozi che vengono aperti, e piccole attività imprenditoriali che vengono messe in piedi, con modalità al limite, quando non al di fuori, della legalità che risultano spiazzanti per la concorrenza autoctona.. Forse é proprio questo che da fastidio. Penso a una notizia che si racconta in famiglia, senza che nessuno l’abbia mai in effetti verificata, perché troppo lontana nel tempo visto che già i bisnonni sono nel cimitero del paese, che qualche antenato sia arrivato a Brescia trapiantato da qualche paese del sud dell’Italia; meno incerto anche se tuttavia molto vago il racconto di mia mamma, che i suoi nonni siano tornati in Italia quando la nonna si era ammalata. Penso che la storia é fatta in buona parte di questo, di persone che si spostano da un posto all’altro, alla ricerca di condizioni di vita migliori: i Greci, a cui facciamo risalire l’inizio della nostra civiltà, si dice fossero popolazioni di origine Indoeuropea. Dopo di loro fu la volta degli Slavi a sciamare verso il sud est dell’europa e ad insediarsi in regioni già comunque abitate da altre popolazioni.  E non é così che si narra sia nata Roma? Non si racconta che Enea arrivò nel Lazio scappando da Troia, e che qui venne accolto dagli abitanti del luogo che gli permisero di fondare una sua città?  e con i barbari, alcuni secoli dopo, non andò allo stesso modo? quando si accorsero che non potevano più respingerli, i romani li accolsero e li naturalizzarono.Nulla di nuovo sotto il sole, se non che ora ai confini ci arrivano su bagnarole che solo per miracolo non vanno a fondo prima di approdare. Penso a quanta disperazione deve avere una persona per accettare di correre questo rischio.  Arroccarsi in posizioni di rifiuto, e’ solo una causa persa. Meglio gestire il fenomeno, perché non si creino ghetti, e situazioni che alimentano tensioni e criminalità, perché comunque la convivenza deve essere imparata, e per conoscersi e integrarsi ci vuole tempo..La luna ad un certo punto si é nascosta dietro una nuvola. E ormai si è fatto tardi, e la notte è fresca. Meglio rientrare.