A Room of One's Own

Crescita zero


La battuta  finale del commento di Lupopezzato al mio  post precedente: “ L’unica cosa che può fare (l’homo stupidus) è migliorare il pianeta. Scendendo.” mi ha fatto pensare ad una mia amica. Come molte donne desiderava avere figli ma, non per sua scelta, il suo desiderio non si é realizzato. Infatti, benchè il suo compagno sia un ginecologo, lui ritiene che la terra sia già abbondantemente sovrappopolata e che non sia il caso di aggravare ulteriormente questa situazione. Un punto  di vista che mi torna sempre in mente, quando sento parlare di calo delle nascite, e crescita zero.I demografi presentano lo scenario del decremento demografico come una prospettiva da evitare ad ogni costo, tanto che in un articolo che ho letto ieri uno dei motivi portati a sostegno dell’opportunità di favorire l’arrivo degli immigrati, é costituito proprio dal più alto tasso di natalità che li caratterizza, grazie al quale verrebbe scongiurato il pericolo della crescita zero. Anche se non mi sono chiare fino in fondo le catastrofiche conseguenze che un tasso di natalità negativo potrebbe produrre, capisco che a livello del singolo paese il decremento demografico porta ad un invecchiamento della popolazione e ad un appesantimento degli oneri per la previdenza e l’assistenza, perché é risaputo che le pensioni le prendono gli anziani, e che é molto probabile che andando su con l’età qualche acciacco ci sia.A livello planetario, tuttavia, siamo in troppi, e la terra scoppia.Sembra un circolo vizioso, un serpente che si morde la coda. E se  il modo di uscirne fosse proprio quello che diceva quell’articolo di cui parlavo, di spostare la gente da dove ce n’é troppa e portarla dove non ce n’é abbastanza?Intanto ho letto che a Brescia gli immigrati sono il 25% dei residenti... Anche se la mia amica non ha avuto figli, credo che qui da noi la crescita zero sia scongiurata.