A Room of One's Own

Santa Caterina


Il 25 novembre è Santa Caterina. Lo so perché mia mamma non manca mai di ricordarlo, ogni anno, citando un proverbio dialettale che suona circa così : ‘a Santa Caterina sa stala ‘l bo e la achina’ . In questo proverbio c’è tutta la sua infanzia, quando da ragazzina i nonni la mandavano a sorvegliare le mucche al pascolo. Ma da Santa Caterina sarebbero rimaste in stalla, fino all’arrivo della primavera.Questo dice il proverbio. A Santa Caterina era anche il compleanno della mia nonna paterna. Lo raccontavo a VegaLyrae, nei commenti al suo post n.45 . L’altra nonna, quella di mia mamma, non la ricordo molto, perché è morta che ero piccola, e di lei ho solo il ricordo di una mattina in cui svegliandomi, bambina, vidi  mamma che cercava qualcosa nell’armadio in camera mia e stava piangendo, perché la nonna era morta.  La nonna  di cui parlavo a Vega invece la ricordo bene, perché abitava di fronte a casa mia, e anche se io ero una bambina troppo introversa e ‘selvatica’, come mi diceva una zia, e c’erano tanti altri nipoti intorno a lei, la memoria mi rimanda alcuni flash. Ricordo il grande camino che c’era nella sua cucina, su cui si potevano arrostire le pannocchie, quando in autunno arrivavano i carri di granoturco e sedute in circolo le donne lavoravano alacremente a ‘scarfogliare’ (si dice così?). O la rivedo seduta vicino alla finestra intenta a leggere romanzi di Liala, i piedi appoggiati sullo scaldino, sotto le lunghe sottane scure di cui era sempre vestita. E d’inverno mamma mi mandava a vedere se avesse acceso la stufa a legna, per lasciarle la teglia con le mele da cuocere nel forno. D’estate invece, seduta sotto il portico, chiamava a turno uno o l’altro nipote che giocava in cortile per mandarlo dal fruttivendolo a prenderle una fetta d’anguria. Quando rimase sola, andò a vivere con una figlia, e papà ristrutturò la sua casa, rifacendola ex novo dalle fondamenta. Ricordo quando tornò a vederla, si aggirava nelle stanze ma ‘non è più la mia casa’, ammetteva, con una punta di tristezza nella voce. Ora è morta da tempo, e il 25 di novembre è il compleanno di mio nipote, che ieri ha fatto due anni. Anche da questo ti accorgi del tempo che passa.