A Room of One's Own

Il riso e l'anima


“Una mia amica fa lo stesso […] Quando sente o vede uno che le piace, ride.” Questa frase, letta nel post 3592 di scalzasempre mi riporta alla memoria un commento di mia mamma, tanti anni fa, dopo che avevo ricevuto una telefonata . Invece di chiedermi, come mi aspettavo , con chi fossi al telefono, mi disse ‘ si capisce subito quando ti telefona R. Ridi sempre, quando al telefono è lui.’ Sapevo che aveva ragione: ridere era la gioia che mi nasceva dentro a sentirmi innamorata, ridere era il modo di dimostrargli che ero contenta di sentirlo, ma ridere era anche il modo di curare la tristezza che avevo letto nei suoi occhi quando lo avevo conosciuto. Mi riconosco in quello che scrive Pro_mos a proposito di Elena, la protagonista del suo racconto nel post.n. 53, quando pensa che ‘avrebbe potuto far ridere quegli occhi’. Leggendolo ricordo la ricerca di cui parlava bluewillow in un post di qualche settimana fa, e penso che anche se ci sono ferite che teniamo molto ben nascoste, in fondo all'anima, gli occhi non sanno mentire. E se‘la vita è come uno specchio,ti sorride se la guardi sorridendo’ come scrive Linus99linus, quando si è innamorati per ridere basta un pretesto da nulla, anche un tavolino che balla è un motivo sufficiente per ridere insieme, alla fine la cosa brutta del disamore è non riuscire più a ridere, come dice bene Liberante nel suo post 282, in cui la protagonista si sveglia e un pensiero molesto, importuno, doloroso, le occupa la mente: 'Lui non si diverte più con me.’  "Prenditi tempo per ridere, perché il riso è la musica dell’anima,,