A Room of One's Own

Desiderata


 “Ho un problema”Il ragazzino che ha parlato avrà nove o dieci anni, un viso dai lineamenti delicati, un’espressione seria. ‘Di che si tratta’ chiediamo premurose e sollecite io e la commessa del supermercato.‘Non ho ancora deciso il regalo da chiedere” Io e la commessa scoppiamo a ridere, e mi accorgo d’un tratto che fra due giorni è Santa Lucia, solo una manciata di giorni in più e sarà Natale, e Capodanno.Tempo di regali. Tempo di  auguri. E tempo di desideri.‘Se trovassil il genio della lampada, quali desideri vorresti che esaudisse?’ chiede Oceano_irrazionale nel suo post 95.Un bel dilemma. Come ho scritto nei commenti al post citato, spero di non trovarla mai la lampada di Aladino, perché sono sicura che la sprecherei. E già con questa speranza un desiderio me lo sono giocato. Il fatto è che io vado già in crisi la notte di san Lorenzo, perché se mi capita di vedere una stella cadente, non so che desiderio esprimere. Qui addirittura ne dovrei pensare tre in un colpo solo. Il mio cervello è molto più limitato, più di una cosa alla volta non ce la fa a pensarla. E di desideri poi,  già riuscire a realizzarne uno sarebbe tanto.  Che se uno deve avere un desiderio poi deve anche impegnarsi a realizzarlo, altrimenti, che lo desidera a fare? E se devo impegnarmi, io lo faccio anima e corpo, e non c’è più altro per me, finché non l’ho ottenuto. Ecco perché non può essercene che uno solo per volta. Ma  se proprio devo farne un elenco, credo che opterò per quello che propone Gianni Rodari, nella sua filastrocca :….voglio un gennaio col sole d'aprile,un luglio fresco, un marzo gentile;voglio un giorno senza sera,voglio un mare senza bufera;voglio un pane sempre fresco,sul cipresso il fiore del pesco;che siano amici il gatto e il cane,che diano latte le fontane.       Se voglio troppo, non darmi niente,dammi una faccia allegra solamente.