A Room of One's Own

"Chi fur li maggior tuoi?"


Com’io al piè de la sua tomba fui,guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso,mi dimandò: "Chi fur li maggior tui?".Io ch’era d’ubbidir disideroso,non lil celai, ma tutto lil’apersi;             La cornice ovale, di legno scuro, come quella della fotografia del post 54 di Odio_via_col_vento, racchiude un volto di donna dall’espressione seria ,  non si usava sorridere in fotografia, i capelli scuri raccolti dietro e divisi in due bande da una scriminatura precisa e diritta, non come si usa oggi, a zig zag, il severo vestito nero ingentilito da un colletto bianco orlato di pizzo.È la mia nonna paterna, la fotografia più ‘antica’ che io possieda. Dei bisnonni ho solo due fotografie sulla lapide del cimitero. Prima di allora nulla, e con la mancanza di documenti, anche la memoria trova il suo limite. I miei antenati erano contadini, e non hanno lasciato ritratti, e di loro non rimane neppure il ricordo del nome. Tuttavia, anche senza avere tante fotografie, non credo che le attrici a cui  mi associa il sito di   Myheritage.com, di cui parla Odio_via_col_vento nel post 115  abbiano molto in comune con le mie antenate.“Chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato” cantava Guccini. E  mi accorgo che anche a questo serve l’istruzione, ad avere la capacità di documentare il ricordo di sé, con la parola e con le immagini.