A Room of One's Own

Chiare, fresche, dolci acque... (3 di 3)


Quando ero bambina ricordo che sul mio libro di storia c’era la frase: “L’Egitto è un dono del Nilo”, e penso che un po’ tutti abbiamo recepito fin dalle elementari  l’equazione Nilo = Egitto, ma in realtà le sorgenti del fiume si trovano in Tanzania e il suo corso  attraversa ben nove stati del continente africano. Sappiamo tutti che la disponibilità di acqua è stata di importanza cruciale fin dagli albori della civiltà egiziana.  Per il suo controllo si sono combattute guerre e stipulate alleanze e contrariamente a quanto si potrebbe ingenuamente credere,l'acqua continua ad essere un fattore critico un po’ ovunque nel mondo, ma lo é in modo particolarmente pressante in Egitto.  Infatti l’Egitto condivide  il controllo del fiume con il Sudan e con l’Etiopia e dalle modalità di controllo e di approvvigionamento degli stati a monte dipende la disponibilità d’acqua per Il Cairo, che proprio sul controllo del Nilo fonda quasi totalmente le sue aspettative idriche. Un ruolo cruciale in questo momento lo sta giocando il Sudan, uno degli stati geograficamente più grandi del continente africano. Ha risorse di petrolio, certo, ma è anche strategicamente determinante per il controllo del Nilo. Khartoum si trova  dove il Nilo Blu che esce dall’Etiopia si unisce al Nilo Bianco che  da li scende verso l’Egitto. C’é un accordo tra Egitto Etiopia e Sudan per il controllo delle acque del fiume, e una alterazione dell’equilibrio delle forze nell’ambito di questo accordo rischia di essere molto rischioso per la stabilità politica della regione. Oltre al resto, c’è anche questo dietro la crisi del Darfur: un accordo sull’acqua, che in questa regione è infinitamente più preziosa del petrolio, e che se adeguatamente strumentalizzata può mettere in crisi, con l’Egitto, tutta la regione  circostante. Oggi come all’inizio della storia, è per l’acqua che si combatte.