A Room of One's Own

Il nome e la rosa


"Che cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un'altra parola avrebbe lo stesso odore soave."Questo fa dire Shakespeare a  Giulietta nella seconda scena dell’atto secondo. Tuttavia, credo che se in linea di principio posso essere d’accordo con lui, di fatto spesso associamo ad un nome le caratteristiche di una certa persona che abbiamo conosciuto con quel nome. O evitiamo un certo nome per l’uso improprio che ne è stato fatto, come racconta Tanksgodisfriday nel suo post  410 a proposito del nome di Margherita che avrebbe voluto dare alla figlia. Queste riflessioni sui nomi  mi hanno fatto ripensare a quando è nata la mia ultima sorella. Nella nostra famiglia vigeva la consuetudine di chiamare i nuovi nati con il nome dell’ultimo parente morto. Senza arrivare al ‘Filippa Filippazzi’ del post  di Liberante, questa pratica ha sortito tuttavia qualche risultato non proprio esaltante: così mia sorella si è trovata a portare il nome Bernarda, perché poco prima della sua nascita era morto uno zio di papà che si chiamava Bernardo. Per sua fortuna era un parente un po’ alla lontana, e si sono accontentati di metterglielo come secondo nome. Quando è nata l’ultima delle mie sorelle invece il defunto più recente era un fratello di papà, e si chiamavava Battista. Ricordo un pomeriggio in cui  con  una zia e alcune cugine parlavamo del nascituro. Non sapevamo se sarebbe stato maschio o femmina, ma concordammo immediatamente sul fatto che nel caso fosse stata femmina per niente al mondo avrebbe dovuto chiamarsi ‘Battistina’. Vennero proposti alcuni nomi alternativi, e nella scelta vennero coinvolte anche le altre mie sorelle. Ricordo che molto gettonato era il nome di Roberta, ma alla fine si raggiunse l’accordo su quello di Alessandra. Quando nacque una bambina mettemmo i nostri genitori di fronte alla scelta già fatta che quello sarebbe stato il suo nome. E’ l’unica di noi che non ha il nome di un parente morto, e anche questo è stato un segno che i tempi erano cambiati.