A Room of One's Own

La mia sera


“Non è facile morire vecchi. E' ovvio che non sia mai facile morire, ma morire da vecchi significa che nessuno ti considera, che i medici si stringono nelle spalle e passano oltre, che gli infermieri ti chiamano sempre e soltanto "nonno", non per affetto ma per mancanza di rispetto. Morire da vecchi significa che nessuno si aspetta altro: che tu muoia. E nessuno fa niente per rendere migliori i giorni che ti restano. Quanti essi siano.”Queste parole, che Odio_via_col_vento scrive nel suo post  n.181, nella loro disincantata lucidità mettono in luce una contraddizione del nostro tempo: una vita che si è allungata ben oltre quanto fino a pochi decenni fa si osasse anche solo ipotizzare, ma una struttura sociale  che non é impostata per farsi carico dei problemi che nascono da questa realtà.Oggi come oggi ‘di vecchiezza la detestata soglia’ non solo è raggiunta da un numero sempre più ampio di persone, ma addirittura alle classiche tre età dell’uomo, giovinezza, maturità, vecchiaia, se ne è aggiunta una quarta, che fa categoria a sé, quella dei ‘grandi vecchi’, degli ottuagenari, sempre più numerosi, e con problematiche assistenziali del tutto specifiche.Eppure, come dice Odio_via_col_vento, a fronte di questo nella nostra società la vecchiaia non gode del rispetto che aveva forse  in altri tempi e in altre culture, ma anzi la società in cui viviamo della giovinezza, buona salute e bellezza ha fatto il proprio mito. Confesso che io pure, nelle rare occasioni in cui cerco di immaginare la vita che ancora mi aspetta, non mi spingo oltre un certo limite, e sono i momenti in cui, ma solo per un attimo e senza per altro crederci fino in fondo, rimpiango la sicurezza che avrei potuto aspettarmi dai figli e dalla famiglia che non mi sono costruita. Ma poi penso che nella vita son stata sempre fortunata, e spero che anche nel momento in cui dalla vita dovrò prendere congedo la mia buona stella continui a brillare.Vivere cinque ore? Vivere cinque età?... Benedetto il sopore che m'addormenterà... Ho goduto il risveglio dell'anima leggiera: meglio dormire, meglio prima della mia sera. Poi che non ha ritorno il riso mattutino. La bellezza del giorno è tutta nel mattino. (Guido Gozzano)