A Room of One's Own

Non solo clandestini


L’arrivo di immigrati clandestini finisce talmente spesso in tragedia che l’avvenimento quasi non fa più notizia, tanto si ripete con regolarità. Giornali e televisione ne riportano la notizia, quasi un bollettino di guerra, aggiungendo quotidianamente un nuovo addendo alla somma dei morti. Eppure, nonostante questo, lentamente ma inesorabilmente le cose stanno cambiando. Lo leggevo nei giorni scorsi, in un  articolo su Ilsole24ore, e lo conferma oggi quello che si legge nel rapporto della Caritas: gli stranieri che arrivano in Italia sono sempre più spesso donne (49,9% del totale), e un terzo degli ingressi sono per ricongiungimento familiare. Un sesto dei nuovi acquirenti di abitazioni sono immigrati, seppure nel segmento più basso del mercato. E i bambini nati in Italia da genitori stranieri sono stati nel 2005 il 10,3% del totale delle nascite.Casa, famiglia, bambini, significa un progetto di vita che si concretizza, significa stabilità e non precarietà, significa continuità e non provvisorietà, e fa da contraltare a quel venticinque per cento  di stranieri nel numero dei carcerati e nel numero delle denunce per reati penali.Addirittura nell’articolo de Il sole leggo che il tasso di natalità di cinesi, tunisini e marocchini è sensibilmente più elevato in Italia che nel loro paese d’origine:  una vera e propria scommessa fatta sulla possibilità di costruirsi una vita  nel nostro paese.