A Room of One's Own

Il rovescio e il diritto


Mi  è venuto in mente leggendo il sottotitolo del  post 1794 di SandaliAlSole ,che c’è sempre un rovescio della medaglia. Che alle volte non è un vero rovescio, ma piuttosto un diritto: come il fatto appunto che la mancanza di benzina significa che ci saranno giorni di tangenziale sgombra. O come il fatto che ammattire per tutte le scadenze fiscali concentrate nei primi mesi dell’anno come prospettato dalle recenti decisioni in proposito del Governo, vorrà dire tornare dopo anni a potersi godere le ferie in agosto e in settembre.  L'equazione a volte non appare così evidente, e per riconoscerla bisogna allargare un po’ l’angolo di osservazione. Questa estate, per esempio, mia sorella mi raccontava che il marito aveva ottenuto un prezzo notevolmente più elevato di quanto si aspettasse dalla vendita del raccolto di mais, e pur facendole la cosa molto piacere, poiché le risolveva alcuni problemi economici che l’avevano fino ad allora angustiata, non  riusciva a spiegarsene la ragione; me la spiegavo però io ricordando un articolo che avevo letto qualche tempo prima, in cui  si parlava dei risultati contenuti nel rapporto Ocse/Fao, Agricultural Outlook. Secondo il rapporto sono in atto cambiamenti che spingono i prezzi dei prodotti agricoli al rialzo, e il principale di questi cambiamenti è costituito dal crescente impiego di semi oleosi per produrre etanolo e biodiesel: secondo l’Ocse  nei prossimi dieci anni la produzione di etanolo partendo dal mais diventerà più che doppia, e questo non potrà che ripercuotersi sui prezzi del mais che serve a produrre il nuovo combustibile, come appunto già sta accadendo.Perfino lo scioglimento dei ghiacci della calotta polare, con tutte le conseguenze negative che sempre più frequentemente ci vengono illustrate da giornali e telegiornali, ha il suo diritto della medaglia: lo scioglimento della banchisa renderà molto più facile l’accesso alle cospicue  riserve di idrocarburi che si stimano esistenti nel sottosuolo, e che sarebbero rimaste altrimenti inaccessibili. I paesi che si affacciano sul Mar Glaciale Artico, con la Russia in testa,  hanno già cominciato a litigarseli. Sbaglio a dubitare che non saranno ansiosi di cooperare a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici in atto?