A Room of One's Own

Una musica in testa


Succede a volte di avere una musica in testa, un ritornello che ritorna con insistenza,  e ci si ritrova a canticchiarlo mentalmente senza bisogno di averlo pensato. Mi succede in questi giorni con la canzone di Morandi:  “...Io ti trovo bella, non mi fai paura, signora Solitudine...”.E’ un tema su cui mi é capitato di soffermarmi a riflettere, anche sulla scia dei commenti al post precedente.Come scrivevo ad Haashim rileggendo le parole che Guccini ha dedicato alla figura di Cirano, mi commuove soprattutto il passaggio in cui dice:"e quando sento il peso d' essere sempre solomi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo..." Cirano fa parte di quella categoria di persone che , come ha scritto Lupopezzato nei commenti al post n.366 di Corsaramora, preferiscono “stare da sole dalla parte giusta che stare in compagnia dalla parte sbagliata”.  In un mondo in cui l'apparenza é tutto, Cirano paga con la solitudine la sua fierezza e il suo aspetto ingrato, ma resta fedele a se stesso fino all'ultimo non rinunciando mai, nè alla propria integrità, nè al proprio amore .  C'é molta libertà nella solitudine, ma saper stare soli non é facile, richiede un coraggio al limite dell’incoscienza, perché, si sa, un solo filo non fa la corda forte, e l’essere umano é un animale socievole. Ma come dice Erich Fromm:  solo chi non ha paura di restare da solo può veramente scegliere di amare: perché la sua scelta non sarà condizionata dal bisogno di appoggiarsi ad un’altra persona, né dal bisogno di essere amato. E come scrivevo nei commenti al post n.76 di Teneraeardita la solitudine può essere pesante se é subita, ma leggera quando viene scelta.  “...Io ti trovo bella, non mi fai paura, signora Solitudine...”.