A Room of One's Own

Tartarino


Confesso di nutrire una certa ammirazione, non priva di una punta di invidia per coloro che riescono a seguire il blog con assiduità, inserendo post con cadenza più o meno quotidiana, e rispondendo con tempestività ai commenti che vengono lasciati dai visitatori.          E’ innegabile che in questo modo il blog diventa un luogo dove  è piacevole incontrarsi anche solo per uno scambio di battute scherzose, o per augurarsi il buongiorno. Ne conosco alcuni di blog che vengono gestiti secondo questi canoni, e li frequento sempre con piacere, sicché mi sono detta più di una volta che sarebbe bello riuscire a fare altrettanto.            Spesso, d’altra parte, leggendo sia i blog, che i giornali, mi imbatto in notizie o argomenti sui quali mi sentirei di avere qualche cosa da dire. Succede anzi spesso che, mentre leggo, mi prenda qualche appunto al volo di quello che potrei scrivere, per non scordarmelo intanto che aspetto che arrivi il momento di comporre il post.               Poiché però non so scrivere di getto, succede che il tempo passi, e il momento atteso, in cui avere la calma e la concentrazione di cui ho bisogno per mettere insieme le quattro righe del post non arrivi. Poi passa altro tempo, e l’argomento diventa superato, o non più pertinente, e l’appunto preso rimane lì, inutile, in una cartella in cui, dopo un po’, mi dimentico anche di averlo messo.            Rispetto a queste mie velleità di blogger, quando ci penso, mi sento molto simile a Tartarino di Tarascona, nella celebre scena narrata da Daudet: Esistevano, infatti, nel nostro eroe ( non esitiamo a confessarlo) due nature nettamente distinte. […] Don Chisciotte e Sancho Panza, in un sol uomo![…] Tartarino Chisciotte che si eccita ai racconti di Gustavo Aimard, e grida << Parto!>>.Tartarino Sancho che, preoccupandosi dei reumatismi, dice : <<Me ne sto a casa!>>[…] Tartarino Chisciotte (con esaltazione crescente) :[…]  << Una scure! Datemi una scure!>>.Tartarino Sancho (suonando il campanello ):<< Rosina, portami la cioccolata.>>      Come Tartarino all’idea di compiere gesta ardimentose, io mi infiammo all’idea di scrivere un blog che sia un luogo d’incontro costante e piacevole  per le persone che lo frequentano. Ma poi, vuoi per pigrizia, vuoi per incapacità, i bellissimi post che vorrei scrivere restano allo stato ‘virtuale’ nella mia testa,  e continuo placidamente a leggere quello che altri hanno scritto.