A Room of One's Own

Dieci e lode


Non so ricevere i complimenti, questo è un fatto. Anche se sono gratificanti e fanno piacere,  of course.    Stare al centro della scena, sotto i riflettori, mi fa sentire goffa e inadeguata, acutamente consapevole dei miei limiti e delle mie  inadeguatezze. E non so mai cosa rispondere, perché mi sembra che qualsiasi risposta facendomi apparire presuntuosa non potrebbe che rendermi ridicola.    E siccome ‘la credensa, come la sta la pensa’  e siamo inevitabilmente noi stessi il metro con cui misuriamo gli altri, ecco che anche fare i complimenti diventa un bel problema, nel timore che coloro a cui sono rivolti possano sentirsi a disagio a causa delle mie parole.     Doppio imbarazzo, quindi, ricevendo il premio che mi viene attribuito da Lakonicos e da MARIONeDAMIEL,, nel dover trovare le espressioni per ringraziarli della stima che mi dimostrano, e nel dover a mia volta ‘passare  il testimone’ attribuendo il premio a qualcuno.      A chi attribuirlo, non dovrebbe essere difficile da decidere: basterebbe prendere la lista dei preferiti memorizzata sul computrer, il gruppetto dei blog all’inizio della lista, quelli che torno a vedere pressoché quotidianamente, vuoi che sia per la bellezza della scrittura, o per la simpatia dell’autrice, o per l’interesse suscitato dagli argomenti trattati. Se li ho messi nei preferiti, il motivo è  solo l’apprezzamento che sanno suscitare.     E ragionando su quali scegliere il pensiero scivola  inevitabilmente a quelli che invece mi piacerebbe poter segnalare, e invece non posso perché nel frattempo hanno chiuso.      Uno specialmente ha lasciato in me un rimpianto che ancora non si è spento, quello di Waltzingmathilda. Alcuni suoi post li avevo salvati, prima che chiudesse, e il rammarico è di non aver saputo salvarli tutti.        Un piccolo assaggio, per chi non l’ha conosciuta,  dal suo post 103 del 3 gennaio 2006:      In un angolo dimesso. Qualcosa è fiorito. Senz'acqua, amore, ricordo. Solo un po' di luce sbadata. Uno sbadiglio di cielo alle persiane accostate. Non li ho nemmeno guardati, poi il profumo. Narici e occhi un tutt'uno, e un gong lontano, un riflesso, nonsoche. I giacinti. Stasera li annaffio, se lo meritano.        Un altro blog che mi ha lasciato un rimpianto che non passa è quello di Luz.azul. Un giorno ha smesso di scriverci, ma non lo ha cancellato: una piccola consolazione, che non compensa però la perdita della grazia e della dolcezza che l’autrice sapeva diffondere intorno a sé.     Ecco quello che Occhiodivolpe scrive del blog di Luz:         “un cult , 32 post luminosi e perfetti di una semplicità raffinatissima , l’ uso delle parole di una pregnanza assoluta , sentimenti ed emozioni sorgivi , una persona che non si dimentica , la cicatrice che non si sana”         Non posso che condividere il suo giudizio.