A Room of One's Own

Raccolta differenziata


Al mio paese, quando ero bambina, c’era una signora che conoscevamo come ‘la strasaroeula’: abitava in una casa con un grande cortile occupato interamente da  montagne di stracci  e mucchi di rottami di ferro. Li acquistava certo all’ingrosso, ma noi bambini sapevamo che potevamo farci qualche spicciolo portandole anche piccole quantità di ferro o stracci,  non diversamente da come facevano i piccoli Nolan e i loro amici nel romanzo 'Un albero cresce a Brooklin'. Solo qualche mese fa mio fratello mi ha raccontato un aneddoto che successe a lui quando era bambino. A quell’epoca si dedicava assiduamente alla ricerca  del ferro da portare alla ‘strasaroeula’: cercava rottami, catene arrugginite, vecchi chiodi,  nel greto dei fossi che scorrevano nei pressi di casa, negli angoli del nostro cortile e in quelli dei vicini. Successe che un giorno, nel solaio di casa,  trovasse alcune scatole piene di chiodi: gli sembrò di aver scoperto un tesoro, non gli parve vero di avere tanto ‘ferro’ da vendere. Il suo entusiasmo terminò bruscamente quando mio papà andò a cercare i chiodi che aveva acquistato e si accorse  che erano spariti. Papà era muratore, quell’angolo del solaio era il suo ‘magazzino’, dove teneva piccole scorte di materiale che utilizzava nel suo lavoro , e non fu affatto contento di trovarlo svaligiato. Ancora oggi mio fratello ricorda la sgridata che si prese dall’irato genitore. L’episodio mi è tornato in mente leggendo una notizia riportata in prima pagina da ‘Il sole 24 ore’ di ieri . A Moncalieri è stato aperto un negozio, e altri 50 ne sono previsti un po' in tutta Italia entro il 2009, dove sarà possibile ricevere un piccolo pagamento consegnando cose che abitualmente finiscono nei cassonetti dell’immondizia: carta, plastica, alluminio.  L'idea mi sembra interessante, e penso che molta più gente si convertirà alla raccolta differenziata se anziché limitarsi a pagare  per lo smaltimento potrà ricavarne un utile, per quanto modesto: 50 centesimi al chilo per l’alluminio, 18 per la plastica e 5 per la carta. Da parte mia aspetto  con impazienza che venga aperto uno di questi negozi anche nella mia città: mi dispiacerà un po’ meno buttare pacchi di giornali che arrivano sulla scrivania ogni giorno, e che vengono ‘cestinati’ senza neanche aprirli perché è molto più semplice leggerli on line.