A Room of One's Own

La gelosia ai tempi di internet.


La notizia la ascolto distrattamente al telegiornale. Un tizio è stato condannato per aver ucciso la  ex moglie. Solo pochi giorni dopo la separazione, la donna aveva ‘aggiornato’ il proprio profilo su Facebook presentandosi come ‘single’. Secondo l’uomo, questo significava divulgare la loro separazione e dichiararsi disponibile a nuove relazioni con altri uomini.       Mi viene da pensare che cambiano i tempi, ma la gelosia rimane quella brutta bestia di sempre, e solo prende spunto da situazioni nuove. Come la frequentazione di una community in Internet, appunto.  E Internet, per chi è geloso, può essere devastante, questo lo so per esperienza.   La possibilità dell’anonimato poi  può creare situazioni quasi da commedia dell’arte: facilissimo  frequentare il ‘partner’ in incognito, tentarlo per vedere come risponde e avere conferma dei propri sospetti. E chi ci è vicino non ha bisogno di essere un hacker per scoprire le nostre password ed entrare nella messaggeria o nella casella e-mail, dove messaggi più o meno innocenti si prestano a tutte le più fantasiose congetture che la gelosia può ispirare.    E così può succedere, come mi confidò tempo fa una blog-amica, che per non alimentare la gelosia del partner e compromettere un rapporto che si ritiene essere importante, si decida di cancellare un profilo, e chiudere un blog.     I tempi cambiano, ma la gelosia resta.   No, non è la gelosiama è la passione mia!Quando ti guardano gli altri io fremo perché,la tua bellezza la voglio soltanto per me!click