A Room of One's Own

Terraforming


Stavo stirando, e non prestavo troppa attenzione al programma trasmesso in televisione, che avevo acceso giusto per tenermi compagnia. Ho impiegato un po’ a recepire quel termine che veniva continuamente ripetuto: ‘terraformazione’.  E così ho scoperto che mentre i giornali dedicano titoli su più colonne in prima pagina all’accordo raggiunto tra i 27 paesi della UE sull’emissione di CO2, al fine di ridurre l’inquinamento che porta al surriscaldamento del pianeta Terra, qualcuno sta invece studiando il modo di immettere enormi quantità di CO2 nell’atmosfera di Marte per ottenere proprio il riscaldamento dell’atmosfera e rendere il pianeta il più possibile simile alla terra, con acqua e piante, e, perché no, animali…  Non ho potuto evitare di pensare a quanti guai gli uomini abbiano creato per aver voluto modificare ecosistemi limitati, come nel caso dei conigli australiani di cui parlavo in un precedente post, e mi sono chiesta, stando così le cose, quanto maggiori potranno essere i guai che deriveranno dal temerario tentativo di modificare l’ecosistema di un intero pianeta. Dopo aver svolto una breve ricerca in rete, ho appurato che l’impresa richiederà alcuni secoli per essere portata a termine. Per fortuna, quando succederà, noi non ci saremo.