A Room of One's Own

Limiti


Non tutto il male vien per nuocere. Lo pensavo mentre, armata di pazienza cercavo di liberarmi allo stesso tempo di una sequela di commenti-spam inseriti nei post del 2005 e 2006 e dall’irritazione che la loro scoperta mi aveva procurato. Si, perché anche se qui ora ci sto poco, continuo a considerare questo come un posto mio in cui mi piace tornare, e trovarlo imbrattato dallo spam mi fa lo stesso effetto che mi farebbe entrare in casa e trovare che qualcuno in mia assenza si è introdotto per sporcare e mettere disordine. Ma come ho detto, tornare sui vecchi post per ‘bonificarli’ è stata l’occasione per rileggerli, e rileggere i commenti lasciati da chi li frequentava. Un sentimento dolceamaro,  contando quanti di quelli che allora ‘mi corrispondevano’ ora non passano più di qui, o hanno  chiuso il blog.  Mi sono anche chiesta se questo non sia stato  uno degli aspetti che hanno un po’ smorzato l’iniziale entusiasmo di scrivere qui, scoprire quanto labili fossero in realtà i rapporti che si instauravano, ed è un dubbio che si insinua ogni volta che cliccando su un blog amico ricevo in risposta che il file cercato non esiste, oppure esiste, ma il blog è abbandonato dall’autore, come una crisalide da cui ormai la farfalla se ne è andata. Ma probabilmente è un mio limite, perché leggendo il post di commiato di Nnsmettodsognare, mi dico che altri forse hanno saputo fare ciò in cui io non sono riuscita, e cioè consolidare in amicizie ‘reali’ le amicizie virtuali iniziate sul blog. Il limite quindi è probabilmente mio, che ho continuato ad attribuire al blog solo un ruolo di ‘finestra’ a cui affacciarmi, e non di porta, da cui poter uscire.