A Room of One's Own

Un anno dopo


Tempo fa,un blogger che a quel tempo si presentava con il nick di Merlinodibretagna,  scrisse che per scrivere in un blog bisogna essere un po’ esibizionisti. Alla mia obiezione che non mi sentivo affatto tale, rispose, un po’ causticamente: "infatti, tu non sei un’esibizionista, sei una voyeur, perché un blog non ce l’hai." All'epoca infatti pur essendo da tempo piuttosto assidua con i commenti, non avevo ancora un blog mio.Questo piccolo episodio mi é tornato alla memoria  mentre riflettevo sul fatto che questo blog, lunedì scorso, ha compiuto un anno. Un anno non é un tempo particolarmente lungo, poco più di un battito di ciglia, eppure, riguardando indietro mi accorgo di quanto sono diversa dalla persona che con mille titubanze ha scritto il suo primo post un anno fa. Per scriverlo dovetti farmi una specie di violenza, perché per natura non sono una primadonna e non amo stare al centro della scena. Rileggo quello che scrissi all’epoca per giustificare, a me stessa prima che a chiunque altro, il passo che stavo facendo:“a chi può importare quello che scrivo?  ecco: importa a me di scriverlo....Non so bene che cosa ne farò (del blog), probabilmente poco, ma sarà un posto mio, dove poter dire quello che penso senza seccare nessuno.”  Quell’idea, che fosse un posto solo mio, e che aveva portato anche alla scelta del nome ‘A room of one’s own’ é ora del tutto superata, tanto che ho invitato due persone, che ho apprezzato tante volte per quello che di loro ho avuto occasione di leggere, a condividere con me questo spazio. Una di loro ha già accettato, é Nef29 ed ha scritto il post che precede. L’altra spero che lo faccia a breve.Se poi sarà necessario cambiare il nome del blog, non sarà un problema.