PensoQuelloCheDico

Appunti di un viaggio umbro


Todi, 21 aprile 2006 Dalla finestra il “Bramante” si vede a malapena… una giornata nebbiosa, “seria”…Pensavo a quello che ho detto stanotte al Piccolo Fiammiferaio… la scelta della semplicità… di vivere per le cose semplici, che non significa mancanza di ambizioni. Nella vita ho sempre pensato di non essere “normale” e mi domandavo perché non ho obiettivi… almeno materiali…Oggi a 33 anni (nn 34, Piccolo Fiammiferaio!) posso dare la risposta: perché delle cose non me ne frega nulla, se non nella misura che mi permette di poter vivere, vestirmi e “sentire”… Dallo scorso autunno ho riflettuto, grazie ad episodi e persone che via via si sono affacciate nella mia vita, sul senso delle cose e sul fatto che sono, appunto, cose… niente orologio (vedi post. n. 68) e “orpelli” tipo anelli, bracciali, orecchini e non me ne sono nemmeno accorta lì per lì… ora porto solo una collana piccola, di quelle con il laccio nero, per un solo banale motivo: l’ho annodata così forte che dovrei tagliarla per toglierla... ormai mi ci sono affezionata.A volte penso a quando mi piaceva abbinare accessori a vestiti, colori e stili, ma non per eccessi di civetteria, che peraltro non ho mai avuto, ma per gioco… ora, magari mi domando se non mantengo un troppo basso profilo… ma, inconsapevolmente, ho fatto progressivamente una scelta… non ho scelto di avere, ma di essere… se gli altri d’impatto devono vedere qualcosa, quella sono io… non i miei oggetti.Vivo con quel poco che ho, a volte è difficile sbarcare il lunario, ma a parte certe preoccupazioni, un libro che mi tenga compagnia non mi manca mai…e per assurdo, per certi versi, sono serena, sono soddisfatta, perché finalmente, dopo tanto soffrire, sento di essere...(foto S. C.)http://archives.depechemode.com/audio/releases/stripped.html